ROMA - Unai Emery e Mehdi Benatia. Il tecnico che ha portato tre volte di fila il Siviglia a trionfare in Europa League e il difensore marocchino esaltato dalla Roma e adesso in rotta di collisione con il Bayern Monaco. Sono i loro, i primi due nomi sui quali punterà il Milan che verrà, se andrà in porto il closing con la conglomerata cinese per la cessione del Diavolo.
MILAN AI CINESI: OPERAZIONE DA 740 MILIONI
IL MERCATO AMBIZIOSO DEI CINESI - Punto primo, l'allenatore. L'identikit perfetto per gli uomini rappresentati nella trattativa dall'advisor Sal Galatioto è quello di Unai Emery, il tecnico basco che ha scritto la storia nell'ultimo trienno con il Siviglia, unica squadra a trionfare in Europa League per tre anni di seguito.
E poi c'è Benatia. Anche qui i cinesi hanno le idee chiare: tenere giovani talentuosi e capaci come Donnarumma, De Sciglio, Romagnoli, Locatelli, Calabria etc.. va di pari passo con l'affiancargli dei campioni, e quello di Mehdi Benatia, da quanto ci risulta, è un nome circolato nella conglomerata cinese.
LA NOSTRA ANTICIPAZIONE SUI CINESI DEL 15 APRILE
I DUBBI DI BERLUSCONI NON FRENANO LA TRATTATIVA - Berlusconi si è espresso così al Corriere dello sport: «In caso di cessione della società ho chiesto di restare presidente del Milan per almeno 3 anni è un obbligo mio, ma loro (i cinesi; ndi) mi vorrebbero cacciare...». Da quello che ci risulta è un'ipotesi decisamente poco probabile: l'offerta cinese a Berlusconi è che resti presidente onorario fino alla chiusura di tutta la cessione del club, non sono previste altre formule. Se dovessero "cacciarlo", come lo stesso Berlusconi dichiara, i cinesi lo farebbero con i seguenti argomenti: rivalutazione del marchio A.C. Milan in giro per il mondo, nuovo asset tecnico-societario, acquisto di calciatori di caratura internazionale, conferma dei giovani di maggiore talento e di qualche senatore della squadra attuale (vedi rinnovo triennale di Montolovio praticamente già fatto) e basi per la costruzione di uno stadio di proprietà.
I CINESI VOGLIONO IL MILAN DA PRIMA CHE ARRIVASSE MISTER BEE
LA TRATTATIVA IN ESCLUSIVA PROCEDE SENZA INTOPPI - Si va avanti nella trattativa e da quello che risulta a chi scrive, si va avanti senza complicazioni: anche questa settimana sarà dedicata alla due diligence, al controllo di bilanci, entrate, uscite, contratti e rinnovi del Milan. Le parti sono in costante contatto e d'accordo sui punti chiave di tutta l'operazione. Certo, c'è sempre la variabile Berlusconi da considerare, ma fino a quando il patron non dovesse chiamarsi fuori dalla trattativa, la stessa non si ferma.
TUTTO SUL MILAN
EVERGRANDE, JACK MA E ROBIN LI - Tra questi invece, come anticipato lo scorso 27 aprile, c'è L'Evergrande Real Estate Group, il colosso immobiliare che ha anche una figura come quella di Jack Ma, secondo uomo più potente della Cina, alle spalle. La novità di oggi è che arrivano sempre più conferme sulla presenza nell'operazione Milan di quel Robin Li che con una pura intuizione in base a delle indiscrezioni, lanciammo sul corrieredellosport.it lo scorso 15 aprile. Robin Li con la sua Baidu, l'equivalente del nostro google in Cina, ha conquistato l'ecommerce e l'internet orientale e può vantare un patrimonio di 14 miliardi di dollari. E' anche presidente di Hanergy, colosso di energia rinnovabile e del fotovoltaico. Tutto torna, il puzzle Milan lentamente si compone.