ROMA - Ogni giorno che passa è un giorno nuovo per il Milan. Almeno in questa fase cruciale, dove la Fininvest siede al tavolo della trattativa in esclusiva con una conglomerata cinese, rappresentata dall'advisor italoamericano Sal Galatioto. Lo avevamo anticipato sul corrieredellsport.it dallo scorso 15 aprile ed ogni giorno che passa è un giorno fatto di incontri, consultazioni, chiarimenti e appuntamenti futuri.
QUI PECHINO: ECCO PERCHE' I CINESI VOGLIONO IL MILAN
BERLUSCONI PRESIDENTE ONORARIO - Vale la pena chiarire due punti focali dell'accordo che è stato firmato lo scorso 10 maggio e che manda la Fininvest e i cinesi alla trattativa in esclusiva: il primo riguarda il futuro di Silvio Berlusconi. L'accordo, da quanto ci risulta e come abbiamo già scritto e anticipato nei giorni scorsi, prevede che il patron rossonero resti in carica come presidente onorario per tutta l'operazione economica in atto. Sia nella fase in cui, se si arriverà ad un accordo, verrà ceduto inizialmente il 70% del pacchetto azionario rossonero.
OPERAZIONE DA 740 MILIONI PER IL 100% DEL MILAN - Facciamo chiarezza anche sulle cifre dell'accordo firmato per l'esclusiva: abbiamo già scritto nei giorni scorsi che l'operazione che porterà alla cessione dell'intero pacchetto azionario del Milan vale 740 milioni, che è l'offerta cinese sul 100% del Diavolo. A questa cifra, vanno sottratti i debiti che negli ultimi anni ha accumulato il club di via Aldo Rossi, che da quello che ci risulta ammonterebbero a circa 240 milioni. Da un rapido calcolo, i 500 milioni che resterebbero rappresentano la cifra vera e propria che i cinesi metteranno sul tavolo per avere il Milan, tutto il Milan, e non solo il 70% del suo capitale.
LA NOSTRA ESCLUSIVA DELLO SCORSO 15 APRILE
MISTERO CINESE - Quello che resta da chiarie, è l'effettiva composizione della conglomerata cinese rappresentata da Sal Galatioto e dalla sua GSP. Sempre stando a quello che ci risulta i gruppi finanziari interessati all'acquisto del Milan, tutti cinesi, sarebbero almeno sei.