"Derby d'Italia? È una partita molto importante per la Juve ma non per l'Inter". È questo il commento di Cesare Prandelli, che ha parlato ai microfoni di TvPlay. "Sarà una partita molto bella ed entusiasmante - prosegue il tecnico -. L’Inter è molto più forte, ma la Juve ha trovato la sua sicurezza. E’ più compatta. Sarà una partita da vedere soprattutto dal punto di vista tattico. Se Inzaghi o Allegri cambieranno qualcosa, sarà un momento di grande interesse calcistico. non vedo l’ora di vederla. Pressione tutta su Allegri? Esatto, perché l’Inter deve anche recuperare una partita".
Prandelli esalta Vlahovic: "È stato semplicissimo"
Ancora sulla Juve, Prandelli ha parlato di Vlahovic che ha allenato ai tempi della Fiorentina: “Quanto c’è di mio? Poco e nulla. L’allenatore deve essere a disposizione dei giocatori e farli rendere al meglio nel proprio ruolo. Spesso dimentichiamo che l’individualità è importantissima nel calcio. Mettere il giocatore nel posto giusto. Io penso che gli attaccanti devono essere attaccanti. Devono essere punti di riferimento in uscita, ma non sempre. Molto spesso la coralità della squadra può aiutare l’attaccante, che deve finalizzare. Mi chiedono spesso perché non nascono più attaccanti. Perché forse nelle scuole calcio sono più incentrati a lavorare per il collettivo. Dobbiamo rispettare le caratteristiche fin da bambini. Con Dusan è stato semplicissimo: ho registrato un po’ la sua posizione. Giovani? Noi giudichiamo quando c’è l’ingresso dei grandi calciatori in Serie A o arrivano a diventare professionisti ma molto spesso non sono ancora completi. E’ il ragazzino che dev’essere plasmato. Faccio un esempio: Retegui è un centravanti libero. Se agli attaccanti continui a chiedere di venire in contro, spalle alla porta, appoggio, muro sponda… sono disorientati! Sono attaccanti puri, non hanno un comportamento ben definito. Di fatti stan facendo fatica. Mi auguro che i nostri settori giovanili tornino a migliorare le individualità dei calciatori".