Di solito sono una formalità, questa volta diventano una complicazione enorme per il calciatore e per la Fiorentina. Gaetano Castrovilli non ha superato le visite mediche a cui è stato sottoposto dal Bournemouth, società inglese in cui avrebbe dovuto trasferirsi. Il centrocampista invece è tornato in Italia, dopo che «gli esami medici effettuati non sono stati ritenuti idonei». A scriverlo è stata la società viola attraverso un comunicato in cui ha aggiunto che il calciatore adesso «torna a disposizione della Fiorentina a partire dalla giornata di lunedì (domani, ndr) per svolgere la regolare attività agonistica, avendo superato in Italia tutte le visite mediche necessarie». Quindi il club viola si ritrova con Castrovilli nuovamente in rosa, ma anche con un problema in più da risolvere in un reparto incerto come il centrocampo in cui c’è ancora da gestire il nodo-Amrabat, sempre corteggiato ma senza accelerate e offerte decisive. Il marocchino avrebbe già un accordo con il Manchester United che tuttavia non ha ancora fatto un’offerta ufficiale da 25-30 milioni alla Fiorentina.
Castrovilli, l'abbraccio dei compagni
Castrovilli, d’altra parte, dopo i momenti estremamente difficili fra il grave infortunio al ginocchio e il recupero, dovrà adesso affrontare un altro periodo complicato in cui servirà pure molta delicatezza e una gestione intelligente da parte della società e del tecnico nei confronti di un uomo che vede sfumare il sogno di trasferirsi in Premier League e che dovrà rimodulare in qualche modo le sue prospettive di carriera. I compagni di squadra intanto hanno già iniziato a fargli sentire il proprio affetto, pronti a riaccoglierlo a braccia aperte.
La situazione dopo il ritorno di Castrovilli
La Fiorentina, senza il trasferimento di Castrovilli al Bournemouth, ha un mancato incasso di 12 milioni più bonus su cui il club aveva fatto affidamento. Anche perché il calciatore è in scadenza di contratto fra 10 mesi e a questo punto la vicenda è davvero intricata: i viola gli avevano offerto il rinnovo a cifre ritenute troppo basse, secondo il giocatore, che quindi non aveva accettato il prolungamento, fino alla decisione di volare in Inghilterra, un’ipotesi gradita a tutte le parti in causa. Ora però non c’è rinnovo, non c’è trasferimento e difficilmente potrà essere trovata una soluzione diversa con un’altra società interessata all’acquisto, visto che il calciatore, operato al ginocchio lo scorso aprile dopo il grave infortunio, non ha soddisfatto i parametri della visita specialista del Bournemouth. Un club fra l’altro particolarmente attento nella verifica del possibile rischio tanto che lo scorso gennaio aveva “bocciato” in fase di visite mediche Nicolas Jackson del Villarreal, attaccante che poi è andato al Chelsea ed è stato perfino un protagonista della stagione a suon di presenze e di gol. Le visite mediche del resto hanno pure un lato soggettivo della valutazione da parte dello specialista che analizza il potenziale tesserato e che valuta l’eventuale rischio.
Zola e Grabara le priorità
Ora però la Fiorentina deve pensare anche alle entrate, in attacco e in porta. Fra i pali in pole c’è Grabara per il quale la società di Commisso aspetta una riposta dal Copenaghen a cui ha offerto 6 milioni. Se a breve non arrivasse il benestare, i viola sarebbero pronti a virare sul numero uno dell'Hertha Berlino, Oliver Christensen. Per l’attacco attenzione all’evoluzione della trattativa per Nzola dello Spezia. Il club ligure chiede 15 milioni, la Fiorentina ne vorrebbe spendere una decina e una soluzione può essere trovata, vista la voglia dell’attaccante di raggiungere Vincenzo Italiano, allenatore che ha già avuto nel Trapani e nello stesso Spezia. Anche il tecnico lo riabbraccerebbe volentieri soprattutto se riuscisse a garantire la concretezza che Cabral e Jovic non sono ancora riusciti a dargli. Sullo sfondo rimane Beltran del River Plate su cui è in vantaggio il Benfica, ma che i viola non vogliono mollare del tutto.
Ufficiale l'arrivo di Mina
Intanto, Yerry Mina è ufficialmente un nuovo giocatore della Fiorentina. Il calciatore classe ‘94, arrivato a parametro zero dopo aver militato nell’Everton, domani tornerà in Colombia per farsi rilasciare il visto dall'ambasciata per poi rientrare a Firenze nella serata di mercoledì 9 agosto.