Lukaku aspetta la Juve: no alle altre squadre

Nuove offerte dall’Arabia e anche l’ipotesi Tottenham, ma Romelu non cambia idea. In settimana contatto col Chelsea
Chiara Zucchelli
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Ancora la solita storia. Romelu Lukaku: arrivano offerte. L’Arabia continua a chiamare, il Tottenham ragiona con il Chelsea per prenderlo come sostituto di Kane, lui ha in testa solo la Juventus. Se sarà così fino al termine dell’estate potrà dirlo solo il tempo, ma intanto la notizia di oggi è che l’attaccante belga continua a credere e a sperare che vada in porto l’accordo tra Chelsea e Juventus per permettergli di indossare la maglia bianconera. Nel frattempo, la stampa inglese racconta di come Onana, dell’Everton, belga come lui, gli avrebbe chiesto consigli sul Manchester United e Lukaku sarebbe stato ben contento di spingerlo verso un’avventura all’Old Trafford. Dettagli. Perché oltre a dare pareri ai colleghi, Romelu sta pensando al suo futuro. I media del suo Paese e quelli inglesi non sono stati teneri nei suoi confronti, tanto che il Telegraph, un paio di giorni fa ha scritto: “Il calcio d’élite ha deciso di poter fare a meno di lui“. Le cose non stanno proprio così. Perché Lukaku piace in Arabia, dove in questo momento stanno andando calciatori veri, e perché lo stesso Tottenham sta pensando a lui come sostituto di Kane. Il Chelsea, con cui i rapporti sono al minimo storico, vorrebbe Vlahovic ed è chiaro che una trattativa così lunga e complessa, e costosa, richiede tempo. Ed è il tempo che Big Rom sta concedendo alla Juventus.

Lukaku resta in attesa

In questi giorni è previsto un nuovo contatto tra i dirigenti inglesi e quelli della Juventus: i bianconeri chiedono 30-35 milioni cash per Vlahovic, oltre naturalmente a Lukaku, ma il Chelsea a certe cifre non è ancora arrivato. Ci arriverà? Possibile, probabile. Ma è chiaro che i ragionamenti e i conti da fare sono tanti anche se dopo le uscite di questa estate i bianconeri hanno la possibilità di sostenere un investimento del genere. Anche come stipendio: è vero che Lukaku non è più un ragazzino, ma ha appena compiuto 30 anni e non è ancora sul viale del tramonto. Anzi, è nel pieno della carriera.

Lukaku prepara la rivincita

Tutto quello che sta leggendo sul suo conto in questi giorni da una parte lo ha ferito, dall’altra lo ha caricato perché, quando tornerà in campo, e lui spera sia prima possibile, ha voglia di rivincita. Vuole anche continuare la tradizione: è dal 2017 che segna, in campionato, almeno un gol nelle prime due giornate. Nonostante un fisico impontente, che ci mette un po’ ad entrare in forma, Lukaku è uno a cui piace partire forte e presentarsi bene. Che sia Serie A o Premier non fa differenza. Ecco perché vuole continuare così, nonostante le complessità di un’estate in solitaria.

Belgio, dubbi su Lukaku

Non solo: in Belgio si parla di presunti dubbi del commissario tecnico Domenico Tedesco che, dopo la mazzata per l’infortunio di De Bruyne e tutti i problemi con Courtois, indipendentemente dall’operazione, adesso teme per le condizioni fisiche e mentali di Lukaku. E’ chiaro che, per nessuno, questa sia la situazione ideale ma mentre la stampa di Bruxelles si chiede dove sia Romelu e dove si stia allenando (o come lo stia facendo) sembra che Tedesco abbia avuto modo di parlare con il giocatore e sia stato rassicurato. In fondo, non manca molto alla fine del mercato: un paio di settimane abbondanti e poi tutto sarà chiarito. Lukaku spera anche prima perché se, fino ad ora, ha rispedito al mittente tutte le altre offerte è soltanto perché quella promessa di primavera alla Juventus è diventato il sogno di una notte di mezza estate. Adesso vuole che diventi certezza. 


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