Lazio, Marusic resta un rebus ma Sarri non lo molla

L'agente del terzino ha ricevuto interessamenti dall'Italia e dall'estero, per Lotito e Sarri è incedibile: tutti i dettagli
Lazio, Marusic resta un rebus ma Sarri non lo molla© BARTOLETTI
Marco Ercole
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È una pedina fondamentale per la Lazio, impossibile sostenere il contrario. Di fronte a un'offerta di livello, però, diventerà necessario quantomeno sedersi a un tavolo per parlarne e analizzare le varie possibilità. Adam Marusic sta vivendo così queste sue prime vacanze da papà (la piccola Mia è nata lo scorso 24 aprile), iniziate in anticipo per via dell'operazione all'ernia inguinale che gli ha impedito di prendere parte all'ultima partita di campionato con l'Empoli e alle successive gare della nazionale montenegrina. Sta trascorrendo l'estate consapevole che il suo destino potrebbe in un certo senso essere condizionato da quello del suo compagno di scuderia, Milinkovic. Entrambi hanno Kezman come agente, e quando quest'ultimo si incontrerà con Lotito per cercare di portare il serbo altrove, allora ci sarà modo di discutere pure delle condizioni di Adam e delle possibilità che mette a disposizione il mercato. Certo, rispetto a Sergej la sua situazione è molto differente. Il suo contratto non è in scadenza a giugno 2024, ma nel 2026. Non c'è dunque impellenza o necessità di cederlo, al massimo si prenderanno in considerazione ipotesi profittevoli per tutte le parti in causa.

La colonna per Sarri

Detto questo, per Sarri resta un elemento incedibile e non ci vuole molto per capirne il motivo. Basta dare uno sguardo ai suoi numeri nelle stagioni con il Comandante in panchina, le ultime due, dove è stato il terzo giocatore più impiegato in assoluto dietro solamente a Milinkovic e Felipe Anderson (in quella precedente, invece, l'ultima di Simone Inzaghi, era stato il primatista per minutaggio): 7514 minuti il brasiliano, 7488 il serbo e 6757 il montenegrino. Una certezza, garanzia di continuità e buon rendimento. Appena arrivato a Roma, Sarri lo ha trasformato da quinto in terzino classico da difesa a 4 e lui è riuscito ad adattarsi subito (facilitato anche dal fatto di aver già giocato in quella posizione in passato e con la Serbia). Un cambio praticamente immediato, a differenza invece di quanto accaduto con Lazzari, che ha impiegato un po' più di tempo per completare la metamorfosi e che comunque ancora non convince a pieno l'allenatore, come conferma il sorpasso subito da Hysaj nella scorsa stagione. Un aspetto che ha condizionato direttamente pure lo stesso Marusic, che dopo aver iniziato il campionato da terzino sinistro, con il ritorno dell'albanese in campo ha traslocato sulla corsia opposta, la sua posizione naturale.

L'incontro per stabilire il futuro in casa Lazio

Insomma, se proprio ci fosse bisogno di sacrificare qualcuno, il tecnico non sceglierebbe di certo lui. Però, come spiegato in precedenza, molto dipenderà dalle proposte che saranno presentate da Kezman a Lotito. Negli ultimi mesi molti club hanno chiesto informazioni per il montenegrino, alcuni di questi in Serie A, altri in Premier League e altri ancora in Arabia Saudita. Tante opzioni da valutare e considerare nel prossimo incontro tra il procuratore e il presidente della Lazio. Si dovrà parlare della questione prioritaria, ovviamente, legata al futuro di Milinkovic, ma anche di quella di Adam Marusic. Un giocatore meno appariscente rispetto al compagno di scuderia, con un'incisività diversa per quanto riguarda gol segnati o assist. Ma la sua importanza non si discute, è più che evidente. Lo dicono i numeri. Lo ha detto pure Sarri a Lotito.


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