Osimhen, De Laurentiis alza il pressing: i punti chiave sul rinnovo

Il presidente azzurro vuole blindare l'attaccante nonostante la corte di Psg, Manchester United e Real Madrid
Osimhen, De Laurentiis alza il pressing: i punti chiave sul rinnovo© FOTO GIANLUCA MOSCA
Fabio Mandarini
5 min

Il Napoli, il Psg, l’ombra del Real e dello United, la gente di Olusosun, i media, la Nazionale, una stagione interminabile e la chimera delle vacanze. Benedette vacanze: a Mykonos e Santorini, con Stef e Hailey True. Victor Osimhen è stritolato dalle pressioni. Stritolato come può esserlo una superstar del calcio. «Un eroe nigeriano», come ha scritto un suo amico sui social, celebrando il ritorno di Victor in Nigeria dopo aver trascinato la Nazionale fino alla qualificazione in Coppa d’Africa 2024. Sì. E all’epoca qualcuno dovrà porsi il problema di giocare un bel po’ senza di lui: già, ma per il momento non è ancora possibile stabilire chi sarà a dover gestire la sua assenza. La storia è molto complessa ma con dei punti fermi: il Napoli non vuole venderlo e anzi vorrebbe rinnovare il contratto in scadenza 2025, lo ha detto De Laurentiis, a meno che non arrivi una proposta irrinunciabile (testuale); Osi è disposto ad ascoltare la proposta del suo presidente ma vuole capire i programmi del nuovo ciclo, i termini che rendono irrinunciabile un’offerta e quelli del nuovo contratto che, stando alle sue lecite riflessioni, dovrà essere proporzionato alla valutazione e alle leggi del mercato.

Osimhen-De Laurentiis, contatti continui 

I contatti tra De Laurentiis e il manager Roberto Calenda sono continui: inevitabile, del resto. Il Paris Saint-Germain, nel frattempo, comincia a venire fuori dall’ombra dei club interessati: ha già perso Messi e potrebbe perdere subito anche Mbappé - promesso sposo del Real - e Osi è indubbiamente in cima alla classifica dei centravanti chic. E poi al Psg c’è Luis Campos, mica uno qualunque: lo conosce perfettamente, lo ha portato al Lilla e venduto al Napoli. Mon amis.  

Offerte rifiutate dal Napoli 

E allora, Victor è accerchiato. Piacevolmente, ci mancherebbe, c’è molto di peggio in fatto di pressioni: diciamo che da grande centravanti è in preda al pressing. De Laurentiis spara altissimo per lui, ma finora sono tutte cifre sussurrate: si dice che abbia rifiutato una proposta (non ufficiale) di 130 milioni del Psg; “Le Parisien” ha scritto che Adl avrebbe chiesto 180 milioni proprio al Paris; il mondo azzurro ha fissato la sua valutazione intorno a 150 milioni e il silenzio dei protagonisti fa tutti innocenti e il fattore thrilling aumenta la suspense. Il popolo, nel frattempo, è fermo all’ultima dichiarazione di DeLa. All’intenzione di proporre un rinnovo (ora guadagna 4,5 milioni a stagione o giù di lì): è fuori discussione che altrove guadagnerebbe più del doppio e che le proporzioni valgono. È verissimo che adora Parigi, che ha tanti amici, che ci va spesso; e poi c’è il fattore-Campos. Il suo manager Calenda, dicevamo, lavora. Registra. Trasferisce. Parla con De Laurentiis, aspetta. I giorni del giudizio: il 12 luglio la squadra si radunerà e poi partirà per Dimaro.  

Da Kim a Zielinski 

Per il resto, beh, Kim e Zielinski. Il soldato Minjae è al centro di addestramento dell’esercito di Nonsan, nella provincia coreana di Chungcheong Meridionale, e sta completando le tre settimane di leva obbligatoria di base da integrare al servizio civile guadagnato con l’oro ai Giochi asiatici 2018. Prima del 7 luglio non si potrà muovere dalla caserma e dalla Corea, ma ha tempo fino al 15 luglio per pagare la clausola (lo vogliono United, City e Bayern). Zielinski, invece, vuole restare a Napoli. Vuole comprare casa a Napoli, modello Hamsik, e legarsi a vita: adora città, squadra, compagni, tifosi. Però il suo contratto scadrà il 30 giugno 2024 e a gennaio sarà svincolato: ha un altro anno da 4,7 milioni di ingaggio e con il club si è chiacchierato di un triennale a cifre più contenute. Sarri lo vorrebbe alla Lazio e si vedrà. Ma Zielo vota Napoli finché potrà: e poi si dice che nel calcio non esistono legami forti.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA