Cajuste al Napoli: elogio di Micheli, l'Invisibile acchiappatalenti

Il centrocampista in arrivo dal Reims compie 24 anni oggi: è solo l'ultima scoperta del capo dell'area scouting partenopea. Da Hamsik a Kvaraskhelia, da Koulibaly a Osimhen: una galleria strepitosa
Cajuste al Napoli: elogio di Micheli, l'Invisibile acchiappatalenti
Xavier Jacobelli
3 min

Jens Cajuste, 24 anni oggi, per il suo compleanno si è regalato il Napoli e a giudicare dall'euforia che il centrocampista in arrivo dal Reims sprizza da tutti i pori, non poteva pensare a un dono migliore per se stesso. Nell'organico dei campioni d'Italia viene considerato il vice di Anguissa e a giudicare dalla stazza atletica e dalle referenze tecniche questa costituisce sicuramente un'ottima base di partenza per vivere l'esperienza italiana. Qui, però, si tesse l'elogio di Maurizio Micheli, 55 anni, capo dell'area scouting partenopea, l'Uomo Invisibile la cui recalcitranza alle luci della ribalta è direttamente proporzionale alla bravura di acchiappatalenti, maturata nel corso del tempo e sublimata dagli ultimi cinque anni partenopei, dopo essere già stato capo degli osservatori del club dal 2010 al 2015, esperienza preceduta dalla tappe udinese (dove incrociò Spalletti e scoprì Asamoah Gyan e Muntarti) e bresciana e alla quale seguirono gli incarichi ricoperti a Bologna e a Verona.

Napoli, Micheli è un maestro

Conquistato il terzo, storico scudetto degli azzurri, Spalletti, Giuntoli e Sinatti hanno lasciato il Napoli; Micheli, invece, è rimasto. Il sodalizio con Leonardo Mantovani e Giuseppe Pompilio si è rivelato formidabile per la società campione d'Italia: da Hamsik ai tempi del Brescia poi portato nela storia del Napoli sino a a Kvaratskhelia passando per Osimhen, Koulibaly, Anguissa e molti altri ancora. Micheli è la migliore risposta agli algoritmi e all'intelligenza artificiale che, di certo, sono strumenti preziosi per chi esplora il calcio a ogni latitudine, alla ricerca di giocatori bravi. Ma l'abilità del capo scouting napoletano e della sua équipe risiede anche nell'analisi dei profili non soltanto tecnici dei calciatori cui si interessano. Ne vogliono conoscere il modo di vivere, il livello di professionalità, la capacità di ambientarsi nel mondo nuovo in cui si caleranno e di relazionarsi con i nuovi interlocutori. Qui sta il punto. E Micheli è un maestro. Anche per lo stile e per la sobrietà che lo contraddistinguono.


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