Napoli, il piano di De Laurentiis: cifra record per il mercato invernale

Raggiungere la qualificazione in Champions è troppo importante per rimandare l'investimento all'estate. Leggi i dettagli

Cose (quasi) mai viste: perché poi, a dirla tutta e smontando qualsiasi luogo comune, cosa ci sarebbe qua da «riparare» in questo mercato post-trionfo? Storia di un gennaio surreale, con lo scudetto che sta ancora saldamente cucito sulle maglie e che invece sembra ormai un reperto archeologico: ma gli incerti del mestiere, di un calcio che ha i suoi rimbalzi perfidi, non sempre sono prevedibili e mentre nell’aria c’è almeno il ricordo della magia e dell’impresa, Napoli ricomincia da sé.

Napoli, la cifra sul tavolo per il mercato di gennaio

Lo fa sistemando sul tavolo una sessantina di milioni - più o meno come quattro anni fa, il Generale Inverno più dispendioso che si ricordi - e andando alla ricerca quasi affannosa di facce nuove, di attori da lanciare sul palcoscenico ma senza aver la tentazione di allestire un cine-panettone: la questione si è fatta seria, a sei mesi dalla Storia, e improvvisamente si sono aperti buchi proprio sulle toppe adagiate nell’anima di quello squadrone tra luglio e agosto. È già arrivato Mazzocchi, l’esterno destro che deve dare una mano nelle rotazioni a Di Lorenzo, ma altro c’è da fare: in sintesi, e come è ormai accertato, un centrale difensivo che rassicuri Mazzarri e colmi il vuoto lasciato dall’infortunio di Natan, un mediano-mezzala, che diventi il sostituto di Elmas e che però dia il proprio contributo, e se capita pure un altro interditore, perché intanto Anguissa sta in Coppa d’Africa; ma per non farsi mancare nulla, e giocare un po’ d’anticipo, torna utile anche un trequartista, perché a giugno anche la favola di Zielinski evaporerà, e quindi prevenire sarà meglio per curare.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Obiettivo Dragusin, per Ostigard ipotesi Genoa con Zanoli

La prima mossa è già stata programmata e Napoli e Genoa hanno avuto modo di parlare di Radu Dragusin (22 a febbraio), persino di pianifi care un mezzo accordo che la partita di ieri sera a Bologna ha congelato. Gilardino aspetta Zanoli (23), originariamente dirottato nella Marassi rossoblù in prestito; ma le situazioni sono cambiate, Mazzarri ha chiesto esplicitamente un centrale (meglio se quello) e ora si può discutere su basi diverse. Il Genoa valuta Dragusin una trentina di milioni di euro, consapevole che al Tottenham troppi scrupoli non se li facciano, però Adl guarda lontano, sa che con un ragazzo del genere si può garantire un bel futuro: Zanoli può finire nel «pacchetto», con una sua valutazione che abbassi il cash, e Gilardino potrebbe ritrovarsi in prestito anche Ostigard, che al «Ferraris» si è completato e che ambisce a spazi più ampi. «La società farà delle valutazioni ma non ha necessità di vendere e non si farà prendere per il collo da nessuno» ha detto ieri il presidente dei liguri, Zangrillo. Il procuratore di Dragusin è in Italia, oggi farà da ponte in questa trattativa che sta già consumando, e che va definita.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli, non solo Soumaré per la mediana

Il mercato è scandito dalle priorità e in mezzo al campo il Napoli è in difficoltà: al Leicester è stato chiesto il prestito di Boubakary Soumaré (25 a febbraio), che con il Siviglia non si sta divertendo. È una operazione non semplice e nella complessità il Napoli ha dato uno sguardo in giro per arricchire il proprio bouquet.

Prosegue con l'Udinese la trattativa per Samardzic

Samardzic è il talento allo stato puro che solletica la fantasia, per qualcuno è l’erede naturale di Piotr Zielinski, per Adl un regalone da concedersi in vista Champions: le chiacchierate tra De Laurentiis e Gino Pozzo sono state lunghe e articolate, chiaramente mirate a levigare la richiesta di 27 milioni di euro per portarla almeno a 20 più 5 di bonus. Samardzic è lusingato dalla prospettiva e il suo papà, che funge da manager, è atteso per martedì in Italia: avrà modo di confrontarsi con Adl al telefono - dalla Spagna - di entrare nel dettaglio dei diritti d’immagine, di cercare le convergenze necessarie. Tempo ce n’è ma neanche tanto.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cose (quasi) mai viste: perché poi, a dirla tutta e smontando qualsiasi luogo comune, cosa ci sarebbe qua da «riparare» in questo mercato post-trionfo? Storia di un gennaio surreale, con lo scudetto che sta ancora saldamente cucito sulle maglie e che invece sembra ormai un reperto archeologico: ma gli incerti del mestiere, di un calcio che ha i suoi rimbalzi perfidi, non sempre sono prevedibili e mentre nell’aria c’è almeno il ricordo della magia e dell’impresa, Napoli ricomincia da sé.

Napoli, la cifra sul tavolo per il mercato di gennaio

Lo fa sistemando sul tavolo una sessantina di milioni - più o meno come quattro anni fa, il Generale Inverno più dispendioso che si ricordi - e andando alla ricerca quasi affannosa di facce nuove, di attori da lanciare sul palcoscenico ma senza aver la tentazione di allestire un cine-panettone: la questione si è fatta seria, a sei mesi dalla Storia, e improvvisamente si sono aperti buchi proprio sulle toppe adagiate nell’anima di quello squadrone tra luglio e agosto. È già arrivato Mazzocchi, l’esterno destro che deve dare una mano nelle rotazioni a Di Lorenzo, ma altro c’è da fare: in sintesi, e come è ormai accertato, un centrale difensivo che rassicuri Mazzarri e colmi il vuoto lasciato dall’infortunio di Natan, un mediano-mezzala, che diventi il sostituto di Elmas e che però dia il proprio contributo, e se capita pure un altro interditore, perché intanto Anguissa sta in Coppa d’Africa; ma per non farsi mancare nulla, e giocare un po’ d’anticipo, torna utile anche un trequartista, perché a giugno anche la favola di Zielinski evaporerà, e quindi prevenire sarà meglio per curare.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
1
Napoli, il piano di De Laurentiis: cifra record per il mercato invernale
2
Obiettivo Dragusin, per Ostigard ipotesi Genoa con Zanoli
3
Napoli, non solo Soumaré per la mediana