Mourinho neanche per 96 milioni. Offerta super dall'Arabia ma José resta alla Roma

Offerto un triennale stellare ma ormai lo Special One ha fatto una scelta d’amore
Mourinho neanche per 96 milioni. Offerta super dall'Arabia ma José resta alla Roma© LAPRESSE
Jacopo Aliprandi
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No ai petrodollari, no ai ricchi sauditi per la Roma e per i suoi tifosi. Nel periodo di esodo delle stelle del calcio, tra giocatori e allenatori, José Mourinho ha deciso di rifiutare un’offerta da centocinque milioni di dollari complessivi (96 milioni di euro) per mantenere la parola data alla squadra e ai romanisti. Perché per lo Special One onorare una promessa ha ancora valore, anche quando in ballo ci sono trentacinque milioni di dollari (trentadue milioni di euro) netti a stagione per tre anni.

Mourinho, atto di fedeltà alla Roma e ai tifosi

Così quando mercoledì è arrivata la richiesta formale da parte del presidente dell’Al-Ahli di allenare la sua ricca squadra che ha appena acquistato Mendy dal Chelsea, preso Firmino svincolato e sta trattando tra i vari anche con Kessie e Mahrez (ed è interessata anche a Spinazzola), José ha rispettosamente rifiutato per non venire meno a quanto detto un mese fa ai suoi giocatori e ai suoi tifosi: «Io resto qui, non me ne vado. Resto qui per voi». Un atto di fedeltà, un legame con la squadra che ha difeso con le unghie e con i denti, per la quale ha preso sei giornate di squalifica tra Europa e Italia che dovrà scontare all’inizio della prossima stagione. Un atto d’amore - confermato per la seconda volta dopo l’offerta dell’Al Hilal di metà giugno - verso quei tifosi che dal suo arrivo, quasi due anni fa, non lo hanno mai abbandonato, non lo hanno mai messo in discussione e, anzi, hanno fatto quadrato attorno a lui per non dare spazio alle critiche esterne. Mourinho ha trasformato l’ambiente romanista, mai così compatto negli ultimi trent’anni come lo è adesso. E lui non poteva lasciare in questo momento, alla fine di una stagione lunga, stancante, esaltante ma terminata con una delusione, resa ancora più grande da un arbitraggio sconsiderato nella finale di Europa League. Non ha alzato bandiera bianca davanti alle difficoltà economiche del club, ma ha chiesto di essere supportato dalla società. «Io e i giocatori meritiamo di più. Voglio rimanere ma voglio lottare per un di più».

Mourinho ha detto no ad una super offerta

Il coraggio di dire di no ai 35 milioni di dollari netti a stagione che mercoledì gli sono stati offerti dalla sede inglese dei legali sauditi. Un’offerta scritta, la prima da parte dell’Al-Ahli dopo quella verbale ascoltata nell’incontro avuto lo scorso 15 giugno a Londra con la delegazione di un altro club saudita, l’Al Hilal che ha appena preso Koulibaly. Ma Mourinho - che non vuole essere messo sotto pressione - per ora ha declinato. Vuole restare alla Roma per i suoi giocatori e per i suoi tifosi, poi in futuro chissà cosa accadrà. Magari un giorno accetterà la nuova offerta che naturalmente gli verrà presentata se ci fosse una sua apertura a trasferirsi a Gedda. Ma a quel punto avrà mantenuto la parola data ai romanisti e sarà libero di accettare la nuova destinazione. Magari proprio all’Al-Ahli che un mese fa ha ottenuto la promozione nella prima divisione, però senza festeggiare il trofeo. Troppo umiliante la retrocessione di un anno fa e aver visto vincere dai tradizionali avversari dell’Al-Ittihad la Saudi Pro League al piano superiore. Per questo il presidente saudita Moaz avrebbe voluto Mourinho in panchina nell’anno della ribalta, dopo sette stagioni senza vincere il campionato. Un uomo dal suo carisma per gestire una squadra che sta acquistando campioni su campioni. Ma nell’epoca dei petrodollari c’è ancora chi pensa a mantenere una promessa e a seguire il proprio cuore. Senza avere rimpianti.


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