Il gioco di Mourata tra ironia e cultura

Leggi il commento sull'attaccante spagnolo e sugli indizi social lasciati da Mourinho
Il gioco di Mourata tra ironia e cultura
Marco Evangelisti
3 min

Per me quello che ha preso Mourinho, grazie. Ma dalla nascita: quello che ha bevuto, quello che ha mangiato, quello che ha letto, quello che ha respirato. Aria fresca, cibo sano e didietro immerso nel burro, come scrive uno dei suoi biografi per definirne la fortuna e l’agiatezza dei primi anni di vita. Che però c’entra poco: Mourinho è diventato Mourinho per forza propulsiva propria, per voglia di conoscere, per ansia di migliorare, per scelta di modelli culturali, ai quali non ha consegnato la sua anima: al contrario, ha assorbito le loro essenze e ci ha nutrito la sua personale visione del mondo. Non è diventato un superuomo, ovviamente. Ha fatto di meglio: è diventato un uomo ironico. Alla ricerca di continui modi di superarsi e stupire e colpire al cuore e al cervello e insieme ottenere ciò che desidera. Eminenza grigia e materia grigia, tutto alla maggior gloria di sé stesso e della causa del momento. L’ultima è sempre quella buona. Adesso c’è la Roma e non si può dire che l’allenatore non le abbia dedicato tutte le sue energie e tutti i suoi stratagemmi.

Mourinho: l'intelligenza, la cultura, l'ironia

Se Alvaro Morata può diventare la soluzione di metà dei problemi della squadra, allora può anche diventare nell’iconografia social di José un gelato alla mora oppure un numero su un visore luminoso alle sue spalle, semioffuscato da un sorriso diabolico. Come due gambe incrociate diventano il simbolo dell’attesa, un computer chiuso l’immagine dell’ozio forzato e così via. La comunicazione a chiave di Mourinho può essere interpretata in molti modi: è questo il senso di ogni enigma. Ma, come diceva Hercule Poirot non a caso ghignando sotto i baffi , soltanto una soluzione manda a posto tutti i frammenti del problema con un clic rassicurante. Qualsiasi sia la spiegazione di questi messaggi cifrati che José fa galleggiare dietro il vetro plastificato dei monitor, qualunque sia la destinazione che alla fine accoglierà Morata tra applausi e suoni di tamburello, nessuno potrà dire a Mourinho di non aver fatto quanto era in suo potere per influenzare il corso della storia e magari cambiarlo. Io vi ho dato tutti gli indizi, starà pensando adesso osservando l’effetto che fa. Se non avete capito non prendetevela con me. L’intelligenza, la cultura, l’ironia di solito sono una scelta.


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