Roma: Sabitzer tra Tuchel e Mourinho, rispunta Paredes e Sanches aspetta

L’austriaco aspetta il Bayern, il Psg ha offerto l’ex Juve e ha aperto al prestito del portoghese: i dettagli
Roma: Sabitzer tra Tuchel e Mourinho, rispunta Paredes e Sanches aspetta
Jacopo Aliprandi
5 min

ROMA - Cinque centrocampisti in rosa, uno ancora da prendere, ma adesso la priorità per la Roma è assolutamente il centravanti. Tiago Pinto e Mourinho però monitorano la situazione e continuano a valutare i vari profili per cercare un ultimo rinforzo nel reparto della metà campo, un numero otto da affidare al tecnico e che abbia diverse caratteristiche da quelli già in rosa. Quindi dinamico, veloce, dotato di qualità nelle due fasi e che abbia anche la capacità di andare in porta e quindi dare gol alla squadra. Il nome preferito inizialmente era quello di Frattesi, adesso invece è quello di Marcel Sabitzer. Ma se il primo - soprattutto un anno fa - aveva la Roma in testa (e nel cuore), la priorità del centrocampista austriaco è convincere Tuchel a dargli una chance. Quella che - seppur contro i dilettanti tedeschi del Rottach-Egern - Sabitzer è riuscito a sfruttare segnando nei 45 minuti giocati ben cinque reti. Insomma, un segnale di buona volontà e un invito al tecnico tedesco (arrivato dopo il suo prestito al Manchester United) a dargli una possibilità nel club bavarese.  

Alternative dal Psg

Per ora Sabitzer pensa solo a questo, poi eventualmente posterà altri “buongiorno” social scritti in italiano. Se Tuchel decidesse di lasciarlo andare, a quel punto la Roma proverebbe un affondo sul ventinovenne, ma solamente in prestito. È un’operazione difficile, su questo non ci sono dubbi, per questo motivo la Roma sta valutando parallelamente anche il profilo di Renato Sanches del Paris Saint-Germain: un’operazione decisamente più accessibile dal punto di vista economico grazie anche ai buoni rapporti tra i due club. Il club francese lascierebbe andare il giocatore in prestito con riscatto, ma la Roma non è del tutto convinta del giocatore per i suoi numerosi infortuni muscolari. Valutazioni in corso, così come su Paredes che - secondo i media argentini - il Psg ha offerto anche alla Roma. Dominguez del Bologna invece piace ma costa tanto: non è una pista praticabile al momento.

Speranza Gini

Chi resta fuori dai piani è Wijnaldum, non convocato per il raduno dal neo tecnico spagnolo e in cerca di una squadra. Qualche giorno fa l’olandase aveva pubblicato una sua storia Instagram con la maglia d’allenamento della Roma, lui sarebbe ben contento di tornare e di cercare di riscattarsi dopo una stagione deludente e condizionata dal brutto infortunio alla tibia. Per la Roma sarebbe un’alternativa qualora non dovesse riuscire ad arrivare agli altri obiettivi. Perché Pinto ha bisogno di cedere per poter investire risorse economiche. E anche su questo aspetto c’è da pazientare.

Le cessioni

Ibañez continua ad allenarsi a Trigoria con la prima squadra, cena col gruppetto dei senatori (martedì con Dybala, Matic e Rui Patricio), ed è pronto anche a partire per il ritiro in Portogallo tra due giorni. Stesso discorso per Rick Karsdorp, anche lui uno dei cedibili ma che per ora non ha offerte. La Roma lo sta proponendo ad alcuni club francesi, l’agente cerca uno spiraglio saudita, ma per adesso anche lui continua a lavorare aspettando di capire qualcosa in più sul suo futuro. Le loro cessioni sono di fondamentale importanza per la gestione dei costi e ottemperare al settlement agreement con l’Uefa.  Pinto sta poi cercando di sfoltire la rosa da quelli che invece sono di fatto considerati esuberi. Quindi Villar (cercato dal Granada), Viña (c’è il Bournemouth), Shomurodov e Reynolds (Westerlo). Faticanti può andare via per fare una plusvalenza: si cercano squadre estere disposte a investire. Insomma, per Pinto c’è ancora tanto lavoro da fare sia in entrata che in uscita. 


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