Tiago Pinto vira su Ben Godfrey: ecco quanto può spendere la Roma

Il transfer balance pesa sulle decisioni del club che deve operare con una cifra minima: il primo obiettivo è piazzare uno tra Renato Sanches e Spinazzola
Jacopo Aliprandi
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ROMA - «Abbiamo un accordo con l’UEFA da rispettare, abbiamo un bilancio da rispettare per evitare di dover escludere un altro giocatore dalla lista UEFA. Inoltre abbiamo una lista della Serie A che è al completo». Così Tiago Pinto in poche parole ha elencato quelle che sono le problematiche per inserire in squadra un nuovo difensore centrale. E non sono difficoltà da poco. Semmai previste con largo anticipo. Tuttavia la direzione sportiva è al lavoro per cercare di risolvere gli intoppi per l’arrivo di un innesto nel reparto arretrato. Come? Intanto il primo obiettivo è quello di vendere un elemento della rosa per liberare un posto e poter inserire l’eventuale nuovo acquisto nella lista della Serie A. Tra i candidati in primis Renato Sanches, che ha totalmente fallito la sua avventura in giallorosso tra infortuni e scarsa personalità in campo, e Leonardo Spinazzola che dopo i quarantacinque minuti di Bologna ha perso una parte della fiducia che Mou poneva nei suoi confronti. E da allora non ha più visto il campo. Offerte dall’Arabia Saudita, il Galatasaray in Turchia e qualcosa in estate si era mosso con alcuni club di media fascia della Serie A. In scadenza di contratto, Leonardo ai suoi agenti già da qualche mese ha dato priorità (in caso di mancato rinnovo) ai sauditi: ora da capire se c’è il consenso assoluto anche con l’addio anticipato, considerando anche che la famiglia dovrebbe interrompere bruscamente anche la sua quotidianità nella Capitale a metà stagione.  

Addio di Renato Sanches o Spinazzola necessari

Sta di fatto che l’addio di Renato Sanches (il rientro al Psg con risparmio di 1,7 milioni di stipendio netto del giocatore) o quello di Spinazzola sarebbero necessari per arrivare a un giocatore da poter inserire nella lista Serie A. L’altro intoppo però riguarda l’altra lista, quella Uefa. Perché secondo il transfert balance, quello che non ha permesso al club di poter inserire la scorsa estate Azmoun (a proposito, la Roma sta cercando di trattenerlo il più a lungo possibile dalla sua partenza per la Coppa d’Asia con l’Iran) e Kristensen nella rosa dei disponibili per l’Europa League, la Roma ha un margine positivo di 1,5 milioni per prendere un giocatore. In poche parole, la Roma tra ingaggio e costo dell’operazione non può superare il milione e mezzo di spesa. Un disastro. Per questo Pinto aveva fatto il tentativo su Bonucci (low cost), per questo adesso cercherà una soluzione «creativa», come ha detto lui, per aggiungere in rosa un altro elemento. Che non sarà Theate (al Rennes gioca titolare), Kherer (ha altre pretendenti) o Kwior (l’Arsenal non lo cede in prestito). 

Ben Godfrey dell'Everton

Non è allora semplice trovare una soluzione a costo quasi zero e che possa aiutare concretamente la squadra in difesa. Nella lista di Pinto c’è Ben Godfrey dell’Everton che gioca poco o niente ma che atleticamente è pronto (un po’ meno forse Rob Holding del Crystal Palace), più qualche altro elemento della Premier League, il miglior campionato da cui pescare epurati dai rispettivi club ma di un buon livello. Un po’ come è successo con Llorente un anno fa, o Maitland-Niles nell’inverno del 2022. Tutto sta adesso nel far quadrare i conti e trovare la migliore soluzione. 


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