Nella canicola velata di Herzogenaurach, dove di solito l’erba viene gratificata dalle piroette di Musiala, Matias Soulé volteggia e riflette su un momento di sospensione: restare alla Juventus non sarebbe male, evidentemente, ma se dall’altra parte del tiro alla fune c’è la Roma con Dybala e Paredes a incitare la tentazione di buttarsi è inevitabile. E potrebbe essere anche il trasferimento di Calafiori, come vedremo, a facilitare la svolta.
Soulè, De Rossi pensa a come esaltarlo
Cambiando squadra e città, Soulé non solo guadagnerebbe quasi cinque volte tanto ma si vedrebbe riconosciuta la centralità riservata ai campioni. De Rossi già gli ha detto come pensa di valorizzarlo, di esaltarlo, incontrando un’adesione quasi entusiastica nel giovane interlocutore. Giovane poi, lo è soltanto per le nostre abitudini: Mati è nato nel 2003, proprio come Musiala che in Germania ha già giocato da titolare un Mondiale e un Europeo.
Roma, distanza con la Juve su Soulé
Nelle ultime ore lo stallo non è stato scalfito da alcun tentativo. Ma la Roma conta di convincere la Juventus, sulla base dell’accordo quinquennale già raggiunto con Soulé. Certo, oggi c’è ancora una dignitosa distanza ad allontanare i calici dalla tavola: 35 milioni la richiesta, 20 più bonus è l’offerta, con il misterioso Leicester sullo sfondo, chissà se davvero determinato a portarlo in Inghilterra. Ma l’ottimismo è comprensibile quando tutti gli attori della vicenda convergono verso lo stesso obiettivo.