Taylor resta schiavo della sindrome di Budapest

Leggi il commento sulla discussa direzione dell'arbitro inglese in Porto-Barcellona
Taylor resta schiavo della sindrome di Budapest© EPA
Gianpaolo Calvarese
2 min

Matchday numero due di Champions abbastanza complesso per la squadra arbitrale di Rosetti, il tonfo più grande arriva da Taylor in Porto-Barcellona. Non bene davvero. Il fischietto inglese, che l’anno scorso aveva diretto (male) la finale di Europa League Roma-Siviglia a Budapest, torna nei gironi e commette diversi errori: sembra aver completamente smarrito la serenità nelle decisioni. Prima non ammonisce Carmo per il bruttissimo fallo su Lewandowski, che dopo aver provato a stringere i denti è costretto a uscire. Solo giallo a Cardoso per un fallo davvero al limite (calcio dalle parti basse), che avrebbe potuto essere da espulsione. Infine dà un rigore al Barcellona senza vedere: a) il precedente fallo di mano di Galeno; 2) il tocco di João Cancelo arriva fuori area. La sua espressione a dir poco contrariata quando va all’OFR la dice tutta sulla sua prestazione.  

Kovacs stecca, bene Orsato

Non va meglio altrove. Stecca di brutto anche Kovacs in Newcastle-PSG: sul finale del primo tempo si limita ad ammonire Bruno Guimaraes per un pugno volontario a pallone lontano su Ugarte. Incomprensibile la decisione di non espellere il brasiliano, ancor più inspiegabile il VAR, in certi casi ci può stare che l’arbitro centrale segua lo sviluppo del gioco e perda il contorno. La nota lieta arriva da un italiano, Orsato, nonostante PSV-Siviglia finisca tra le polemiche. La sua direzione viene contestata dagli spagnoli, che lamentano l’annullamento del gol di Pedrosa per un tocco di mano e il rigore fischiato per fallo di Ramos. Proprio l’ex Real ha criticato l’arbitro italiano per non essere ricorso all’On Field Review. Ma dai replay si capisce come entrambe le decisioni siano corrette. Nel primo caso giusto non procedere all’OFR: il mani è oggettivo. Nel secondo, la dinamica è altrettanto chiara. Tillman allontana il pallone con il sinistro, Ramos col destro prende l’avversario e lo fa scivolare. Il rigore è netto


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