Un tiro in porta e un gol: mai visto un Napoli così

Solo Kvaratskhelia ha rotto la monotonia di Berlino: Raspadori regala a Garcia tre punti che profumano di ottavi di Champions
Pasquale Salvione
2 min

Sessantacinque minuti senza tirare mai in porta. Sessantacinque minuti senza mai creare un’azione da gol. Sessantacinque minuti di noia mortale. Poi una luce nella notte piovosa di Berlino, accesa dal mago di Tbilisi. Uno slalom sulla sinistra, i soliti tocchi ubriacanti e l’assist a rimorchio per Raspadori che è valso i tre punti e una seria ipoteca sul passaggio agli ottavi di Champions. Solo Kvaratskhelia è riuscito a rompere la monotonia dell’Olympiastadion, solo un suo numero ha consentito a Garcia di infilare la seconda vittoria consecutiva in trasferta dopo il blitz di Verona.

Pochi segnali incoraggianti

Ma dalla Germania, oltre alla vittoria, l’allenatore non ha molto altro da portarsi. Nel complesso è stato un Napoli deludente, ha tremato dietro e non ha costruito praticamente niente davanti. In difesa ha sofferto soprattutto i movimenti dei due veloci attaccanti dell’Union, che hanno trovato corridoi a ripetizione allargandosi dietro ai due esterni azzurri. In fase di costruzione ha avuto solo predominio sul possesso, senza mai trovare spazio nella difesa praticamente a 5 disegnata da Fischer. Garcia ci ha provato anche con Elmas nel secondo tempo (Cajuste è stato la brutta copia di quello di Verona), ha dato spazio nel finale anche a Lindstrom e Simeone ma non è mai riuscito a trovare la chiave per stappare definitivamente la serata. Alla fine è bastato un solo tiro in porta, da tempo non si vedeva un Napoli così cinico.

 


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