Champions League a 5 posti per l’Italia: attesa per i sorteggi

Ora guidiamo il ranking che può regalarci un posto in più nel ‘24-’25 nella coppa più ricca: tutti i dettagli
Giorgio Marota
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Come sembrano lontani - e non lo sono affatto - gli anni in cui l’Italia s’aggrappava alla Juve che avanzava solitaria nella selva oscura dell’Europa che conta. Oggi suona tutta un’altra musica: abbiamo 7 squadre su 7 alla fase a eliminazione diretta delle tre coppe e ottime chance di marciare a testa alta praticamente ovunque come è accaduto nel 2022-23, la stagione delle tre finali europee con tre italiane sconfitte ma protagoniste. E quindi... Uscimmo a riveder le stelle. 

Champions League, il ranking delle federazioni   

La strada fatta ci permette di guardare con fiducia anche a ciò che avverrà tra pochi mesi: se riuscissimo a chiudere il ranking stagionale delle federazioni in una delle prime due posizioni, avremmo una squadra in più (5 anziché 4) nella prossima Superchampions dei super ricavi, quella a classifica unica (36 squadre) che manderà in archivio la lunga storia delle fasi a gironi. Al momento l’Italia è prima, davanti a Germania, Inghilterra, Spagna e Francia. Sarà una volata, ma stiamo già andando in fuga. La spinta arriva proprio dall’en plein di qualificate: solo i francesi (ma loro hanno 6 squadre) hanno portato tutte le navi in porto; gli inglesi hanno visto naufragare United e Newcastle; tra le spagnole sono affogate l’Osasuna (agli spareggi estivi di Conference) e il Siviglia (ai gironi di Champions), mentre tra i tedeschi l’Union Berlino ha fatto acqua da tutte le parti. 

Attesa per i sorteggi  

Lunedì, da mezzogiorno, i sorteggi a Nyon. La speranza delle italiane è che quelle palline non girino per il verso sbagliato. Inter, Lazio e Napoli si sono già messe in qualche modo l’anima in pace: attendono una delle favorite. Quella che fa meno paura, sulla carta, è il Dortmund. La Real Sociedad, nonostante tutto, sarebbe una buona pescata per Sarri e Mazzarri, che hanno chiuso il girone dietro le due squadre di Madrid; l’Atletico o il Real, invece, lo sarebbero molto meno per l’Inter. In Europa League trema la Roma: da seconda, in un gruppo abbordabile, verrà abbinata come un anno fa con uno dei cosiddetti “squali” retrocessi dalla coppa principale. Lens, Braga e Young Boys, a dirla tutta, sarebbero quasi delle carezze; lo Shakhtar dei giovani, il Galatasaray di Mertens e Icardi e il Benfica Joao Mario e Di Maria, viceversa, dei veri pericoli. E il Feyenoord? Chissà: rappresenterebbe il terzo atto di un classico che fin qui ha sempre sorriso ai giallorossi. La seconda chance a chi ha già fallito in una coppa è per molti - Mou compreso - una sorta di “tradimento” del merito sportivo e infatti l’Uefa ha cancellato questo meccanismo dal 2024-25. Al momento ne beneficerà il Milan, che ha un’alta probabilità di trovare una francese (Marsiglia, Tolosa e Rennes tre delle sette possibili avversarie), ma dovrà guardarsi pure da Friburgo, Sparta Praga e Sporting Lisbona. L’accoppiata ideale per Pioli sarebbe con il Qarabag, mentre le regole vietano il derby italiano con la Roma. Giallorossi e rossoneri saranno in campo il 15 e il 22 febbraio (ritorno in casa per la Roma, in trasferta per il Milan). 

Atalanta e Fiorentina a marzo 

Ad Atalanta e Fiorentina, le uniche italiane prime nei gironi, il premio di tornare in Europa solamente a marzo, il 7 e il 14, staccando per un poco la spina dalle tensioni internazionali. Gasp aspetterà il suo turno di Europa League insieme alle altre corazzate West Ham, Liverpool, Villarreal e Bayer Leverkusen; Italiano, in Conference, grazie al pareggio di ieri con il Ferencvaros evita uno spareggio da brividi nel quale avrebbe potuto incrociare il suo destino con le nobili decadute Olympiacos, Ajax e Betis. 


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