Inter-Atletico Madrid, le pagelle: Bastoni c’è, Calhanoglu spento

Le valutazioni degli uomini di Simone Inzaghi dopo il successo di misura in Champions League
Alberto Polverosi

S. Inzaghi (all.) 7 

Un tempo per capire, un tempo per vincere. L’Inter che conosciamo è quella della ripresa, piena di gioco, di idee, di ritmo. Meriterebbe anche il 2-0. La qualificazione non è in tasca, ma questo è un bel passo e soprattutto dimostra la superiorità tecnica dei nerazzurri sull’Atletico. 

Sommer 6 

Lo possiamo notare solo per la costruzione dal basso. Parate vere manco una. 

Pavard 6,5 

Non è la serata ideale per il Pavard d’attacco, meglio controllare la propria zona dove ogni tanto passa il suo connazionale Griezmann e arriva il brasiliano Lino. Basta la sua presenza per rassicurare tutto il reparto. 

De Vrij 6,5 

I madrileni non disturbano troppo la sua partita. L’olandese la trascorre gestendo serenamente la fase difensiva. Organizza il settore e trasmette sicurezza, chiudendo gli spazi davanti a Llorente e Morata. 

A. Bastoni 6,5 

Non fa mai mancare il suo contributo nei momenti di maggior ritmo e nemmeno in quelli in cui serve il ragionamento. E’ un moto perpetuo. 


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Darmian 6 

Sa che Lino è un brutto cliente, però non per questo rinuncia a portare i suoi attacchi all’area spagnola, come al solito con i tempi giusti. 

Dumfries (24’ st) 6,5 

Entra come una furia. Alza subito il ritmo e spinge indietro Lino. Attacca a sinistra e crea buone occasioni. Non ci sta a fare la riserva e lo fa capire. 

Barella 7 

Partita da Champions, dall’inizio alla fine. Anche nel primo tempo è uno di quelli che sa come sottrarsi al controllo madrileno. La palla più bella di quei complicati 45 minuti parte dal suo destro, è un cross tagliato per il colpo di testa di Lautaro. E’ sempre dentro la partita e da un suo stacco di testa a metà campo prende il via l’azione dell’1-0. 

Calhanoglu

Ci ha abituato a ben altro. Stavolta finisce subito fuori scena, sbaglia cose che in tutta la stagione non ha mai sbagliato: lanci, passaggi, tocchi, nel primo tempo perde otto palloni e questo non è da lui. Non vale come scusante nemmeno la presenza di Koke perché i due si guardano da lontano. 

Mkhitaryan 5,5 

Anche per l’armeno sono troppi gli errori sul piano tecnico. In partite come queste serve tutta la sua qualità. Che invece stavolta manca. 

Frattesi (27’ st) 6 

Un paio di inserimenti e soprattutto la palla buona per Lautaro che poi si trasformerà nel gol di Arnautovic. 


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Dimarco

Per tutto il primo tempo non partono i soliti cross dalla sua fascia, anche lui è preoccupato di non perdere troppo terreno alle spalle. A inizio ripresa, però, ecco il suo sinistro bello e velenoso, un sinistro che meriterebbe ben altra fortuna, invece Arnautovic lo spreca. 

Carlos Augusto (24’ st) 6 

Mezz’ora ordinata e senza tanti problemi. I tempi di attacco sono perfetti, così come quelli di difesa. 

Lautaro Martinez 6 

Due spunti nel primo tempo. Bravo sul primo (anticipo di testa su Gimenez e parata di Oblak), meno sul secondo (dovrebbe tirare al volo dal limite, invece tenta il controllo e la conclusione perde efficacia). Nella ripresa torna il lottatore che conosciamo, anche se sotto porta non è il killer del campionato. Facendosi respingere il tiro da Oblak, dà ad Arnautovic l’occasione per farsi perdonare. Sanchez (43’ st) sv 

Thuram 6 

La sua partita inizia dopo mezz’ora e termina alla fine del primo tempo per un problema agli adduttori. In quel quarto d’ora si vede tutta l’intesa con Lautaro: prima una sponda, poi la palla soffiata a De Paul e consegnata all’argentino. 

Arnautovic (1’ st) 6 

Due palle-gol mangiate, in partite come queste non sono ammessi errori del genere. La prima gliela mette sul destro Dimarco, la seconda è lui a crearla con uno scambio con Lautaro, in tutt’e due i casi non prende nemmeno la porta. Ha un solo modo per far dimenticare a San Siro questo disastro e quel modo lo trova a 10’ dalla fine segnando il gol della meritata vittoria interista. Guardacaso lo segna sfruttando un errore di Lautaro davanti a Oblak. 

           


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S. Inzaghi (all.) 7 

Un tempo per capire, un tempo per vincere. L’Inter che conosciamo è quella della ripresa, piena di gioco, di idee, di ritmo. Meriterebbe anche il 2-0. La qualificazione non è in tasca, ma questo è un bel passo e soprattutto dimostra la superiorità tecnica dei nerazzurri sull’Atletico. 

Sommer 6 

Lo possiamo notare solo per la costruzione dal basso. Parate vere manco una. 

Pavard 6,5 

Non è la serata ideale per il Pavard d’attacco, meglio controllare la propria zona dove ogni tanto passa il suo connazionale Griezmann e arriva il brasiliano Lino. Basta la sua presenza per rassicurare tutto il reparto. 

De Vrij 6,5 

I madrileni non disturbano troppo la sua partita. L’olandese la trascorre gestendo serenamente la fase difensiva. Organizza il settore e trasmette sicurezza, chiudendo gli spazi davanti a Llorente e Morata. 

A. Bastoni 6,5 

Non fa mai mancare il suo contributo nei momenti di maggior ritmo e nemmeno in quelli in cui serve il ragionamento. E’ un moto perpetuo. 


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