Lazio, servono orgoglio e cinismo per l'impresa in Baviera
Dita incrociate e soprattutto petto in fuori, rivendicando in Champions League il senso d'appartenenza e il carattere dimostrati nell'ultima sfida di campionato, nettamente diversa rispetto alla gara spenta con la Fiorentina. La Lazio ha chiuso con un'altra sconfitta e con tre espulsi, eppure venerdì non c'è stato nulla da eccepire a livello di rendimento e determinazione. Con il Bayern sarà necessaria la stessa cattiveria e un cinismo maggiore sotto porta. Anche il primo round in casa con i tedeschi sembrava impossible, invece ogni desiderio è diventato realizzabile grazie al gol di Immobile dal dischetto e a una prestazione convincente al massimo. Al fischio finale, anzi, c'era il rammarico di non aver ottenuto uno scarto maggiore con la squadra di Tuchel rimasta in dieci. Una sola rete di differenza, quella che vogliono fare tutti i laziali partiti per la spedizione in Germania.