Il Real non muore mai e Ancelotti è il suo profeta

A nove minuti dal 90', in svantaggio per il fantastico gol di Davis, Don Carlos toglie Valverde e inserisce Joselu che in 180 secondi ribalta il Bayern e consegna ai Blancos la diciottesima finale di Champions
Il Real non muore mai e Ancelotti è il suo profeta© Getty Images
Xavier Jacobelli
3 min

Chissà quante volte avrà sognato una notte così, José Luís Sanmartín Mato, semplicemente Joselu, 34 anni, lui che, a nove minuti dal 90', Ancelotti manda in campo al posto di Valverde nella bolgia del Bernabeu. Da tredici minuti il Real è sotto di un gol contro il Bayern, passato in vantaggio grazie alla meraviglia di Davies che ha fulminato Lunin con un tiro di rara bellezza. Spinge come un forsennato lo stadio dei Blancos, crede nella rimonta e ci crede Don Carlo che Joselu ha letteralmente rigenerato. Joselu, cresciuto nel Celta Vigo, passato dal Castilla, la squadra B del Madrid prima di giocare l'unica partita nel vero Real, tredici anni fa e cominciare il suo giro dell'oca. Hoffenheim, Eintracht, Hannover, Stoke City, Deportivo La Coruna, Newcastle, Alaves, Espanyol e, finalmente il ritorno in prestito al Real, l'estate scorsa, fortissimamente voluto da Ancelotti che aveva perso Benzema e la cui scelta aveva lasciato perplessi tifosi e critica.

Real Madrid, Joselu trascina Ancelotti

Eppure, ancora una volta, Carlo aveva visto lungo, volendo con sé il lungagnone nato a Stoccarda, debuttante in Nazionale a 33 anni, in tempo per lasciare il segno anche sull'Italia, il 15 giugno 2023, decidendo la semifinale di Nations League con il gol del 2-1. Anche allora, Joselu era entrato in campo da pochi minuti; anche allora era stato decisivo nel finale di partita. La notte dell'8 maggio 2024, Joselu ha ripagato Ancelotti con la doppietta che in 180 secondi ha ribaltato il Bayern, spedendo il Real a Wembley dove, il primo giugno contro il Borussia Dortmund giocherà una finale inedita. Sarà la diciottesima nella storia del Madrid, alla ricerca del quindicesimo trionfo perché sia il quinto del suo fenomenale allenatore. Il Bayern è furioso per il gol di de Ligt segnato al tredicesimo minuto di recupero, ma invalidato dal fischio di Marciniak precedente la conclusione dell'ex Juve. La rabbia tedesca, la gioia spagnola, l'urlo di Joselu e una certezza: il Real non muore mai.


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