Bufera scommesse, così Spalletti blinda la Nazionale e indica la strada giusta

La presa di posizione del ct ne consolida il ruolo di guida dell'Italia in uno dei momenti più delicati della recente storia azzurra
Bufera scommesse, così Spalletti blinda la Nazionale e indica la strada giusta© Getty Images
Xavier Jacobelli
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Nessuna melina, nessun pallone calciato in tribuna, ma una netta presa di posizione sulla bufera scommesse che, con Tonali e Zaniolo ha investito la Nazionale, creando una delle situazioni più delicate nella recente storia azzurra. Il giorno dopo la "notte difficile", Luciano Spalletti ha pronunciato parole chiare per serrare i ranghi e ricordare a chi gioca per l'Italia che cosa significhi giocare per l'Italia. Soprattutto in questo momento. Diretto è il messaggio per i due azzurri rispediti a casa, ribadendo la presunzione d'innocenza e auspicando sempre che dimostrino la loro estraneità alla vicenda: "Tutta la squadra è stata vicina a loro e saremo vicini a loro anche quando non avranno più i riflettori addosso. È giusto cercare di aiutare a difendersi, ma è giusto anche che la giustizia faccia il suo corso: se è successo qualcosa di irregolare, è giusto pagare. Le dichiarazioni di Gravina hanno fatto chiarezza, siamo tutti d'accordo con lui. Dobbiamo assolutamente sforzarci per far conoscere e per parlare ai giovani di queste insidie".

Spalletti perde due elementi importanti

Il riferimento al presidente della Federazione è significativo, la concordanza del ct con la presa di posizione del massimo dirigente federale è altrettanto emblematica della comune linea adottata. In mattinata aveva affermato Gravina: "La vicenda del calcioscommesse non era preventivabile. Credo che a questa situazione abbiamo risposto con grande sensibilità e coerenza e con rispetto per le istituzioni, i calciatori e la maglia azzurra. Purtroppo, la ludopatia non è un problema del calcio, ma una piaga sociale che corrode dall'interno". Gli avvisi di garanzia notificati a Tonali e a Zaniolo, confermati ufficialmente dal presidente della Figc, hanno privato Spalletti di due elementi importanti, ma non insostituibili: le alternative non mancano al ct. Ora, ciò che conta sul campo è vincere le partite contro Malta e contro l'Inghilterra, in attesa che, fuori dal campo, "la giustizia faccia il suo corso". E, se qualcuno ha sbagliato, che paghi.


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