Sampdoria-Torino
Partita più che sufficiente per Massimi (voto 6), non proprio facilissima pur in mancanza di episodi specifici in area di rigore. La porta a termine con 22 falli fischiati e 2 soli ammoniti. L’arbitro di Termoli è alla 6ª in A della stagione, tante quante ne aveva fatte nelle ultime tre stagioni, arrivando a 12 in totale.
Regolare
E’ buona la rete realizzata dell’1-0: al momento del passaggio di Gabbiadini per Caputo, quest’ultimo è tenuto in gioco da Zima.
Rischio
Dragusin nella sua area contrasta Sanabria che era in uscita: il contatto arriva sulla schiena, magari troppo poco per il rigore, ma il giocatore blucerchiato ha rischiato.
No rigore
Bremer cerca la semirovesciata e viene anticipato da Rincon: è il granata che finisce per calciare l’avversario e non il contrario.
Negligente
Grave negligenza da parte dell’assistente numero due, Garzelli di Livorno: per due volte (la ricognizione si fa a inizio primo tempo e inizio secondo) non si accorge di un buco nella rete di sua competenza.
Var
Mariani (voto 6). Gli basta qualche silent check.
Salernitana-Lazio
Semplice come rubare le caramelle ad un bambino la partita per Rosario Abisso (voto 6), quasi fosse tagliata su misura: risultato mai in bilico, nessun episodio cruciale in area di rigore, solo qualche posizione da controllare al VAR (Nasca) sui gol, animi abbastanza sereni in campo. Unico brivido da moviola, un tocco con il braccio di Vergani giudicano non punibile. I numeri dell’arbitro palermitano: 27 falli e 5 ammonizioni (giuste, per carità, ma visto il match...).
Rischio
Colpo di testa di Patric, dietro di lui c’è Vergani con il braccio sinistro largo, il pallone va proprio lì, Abisso sceglie di non fischiare, la decisione è condivisibile: il pallone arriva più vicino all’ascella che al gomito, la deviazione di Patric è ravvicinata.
Regolare
In gioco per millimetri Milinkovic sul lancio di Luis Alberto che dà il via all’azione della rete dello 0-1: lo tiene in gioco Veseli. anche lo 0-2 è senza ombre, ma stavolta il compito per l’assistente numero uno, Schirru, è più semplice: è ampiamente in gioco (ce lo tiene Motoc) Pedro che poi fornirà l’assist.
Glt
La Gol Line Technology conferma: il pallone colpito di testa da Immobile, che va sotto la traversa e sbatte sul terreno di gioco, ha appena pizzicato la linea di porta dalle parte del terreno di gioco, non vibra l’orologio di Abisso
Var
Nasca (voto 6). Fosse sempre così, eh?
Juventus-Udinese
Un’ombra nella direzione di Giua (voto 5), alla 31ª in A della carriera (la 5ª quest’anno), che non si può giustificare con una soglia del fallo abbastanza alta anche per i suoi standard (la chiude con appena 22 falli fischiati, nel primo tempo erano stati solo 8). La trattenuta di Bernardeschi su Soppy meritava altra attenzione, mentre è condivisibile proprio per il metro tenuto il non fischio sul contatto Pellegrini-Soppy nel primo tempo.
Rigore
In area della Juve, Soppy sfila davanti a Bernardeschi, prendendogli il tempo: l’ex viola lo ostacola, trattenendolo per i capelli, finendo per sbilanciarlo anche con l’anca. Ci stava il calcio di rigore, il VAR non sarebbe intervenuto in caso di concessione, mentre forse avrebbe potuto farlo per richiamare Giua all’OFR.
No penalty
Soppy protagonista anche nel primo tempo: prova ad incunearsi in area, viene affrontato da Pellegrini, non sembra un contatto tale da portare al rigore (anche se il bianconero allarga un po’ la gamba destra). Fra l’altro, Giua ha tenuto una soglia del fallo alta.
Regolare
Regolare la rete dell’1-0: Kean, sul filtrante di Arthur, è tenuto in gioco da almeno tre giocatore dell’Udinese, gli ultimi due sono Perez e Nuytinck.
Var
Chiffi (voto 5,5). Nell’episodio Bernardeschi-Soppy poteva, forse, fare di più...