Pagina 3 | Juve, salto in altissimo
Al Napoli di Ancelotti do 7,5 anche se è fuori dalla Champions e ha 4 punti meno di quello di Sarri. Ha avuto momenti di grande calcio (col Liverpool in casa, a Parigi): da 8,5 fino a Anfield, poi ha sbagliato due partite decisive: quella col Liverpool, appunto, e quella con l’Inter, in precedenza con una mediana totalmente modificata aveva pareggiato col Chievo: Hamsik, Allan e Insigne, figure tecnico-tattiche fondamentali, gli sfasati del periodo grigio.
6,5 all’Inter di Spalletti che ha due punti in meno rispetto alla stagione scorsa nella quale non era impegnata nelle coppe: De Vrij, Politano e Lautaro, e in parte Keita, i valori più significativi ricevuti dal mercato. La sensazione è che non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale. La squadra ha una straordinaria capacità di trovare il risultato nei minuti conclusivi e questa è un’ottima cosa: la convinzione non manca.
6,5 alla Lazio, sotto di 8 punti rispetto al 2017 e in forte credito arbitrale: nella prima parte del campionato è stata tenuta su da Immobile e ha sofferto il ritardo di condizione dei suoi giocatori più importanti, Milinkovic-Savic, Luis Alberto, Leiva e Parolo. Nelle ultime tre uscite i quattro sono cresciuti: il quarto posto è un traguardo alla portata.
6 alla Roma ma soltanto perché è ancora presente in Champions. I 10 punti che le mancano in campionato (30 oggi, 40 nel 2017) sono effetto diretto di una campagna acquisti fallimentare (nei prossimi giorni Monchi dovrà rimediare e rifarsi) e di alcun infortuni estremamente penalizzanti (De Rossi, Perotti, El Sha).