Ibrahimovic intervistato da Alberto Angela: quell'indizio sul suo futuro...

L'attaccante svedese è apparso nello speciale della Rai "Stanotte a Milano", raccontando le sue emozioni e il suo affetto verso la città meneghina
Ibrahimovic intervistato da Alberto Angela: quell'indizio sul suo futuro...© Rai1
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Nel corso del programma di Alberto Angela Stanotte a Milano, andato in onda sui canali RAI la notte di Natale, ha fatto la propria apparizione anche il bomber del Milan Zlatan Ibrahimovic, ormai un vero e proprio simbolo della città meneghina grazie ai suoi anni passati su entrambe le sponde del Naviglio. Nel corso dell'intervento, lo svedese lascia intendere di essere intenzionato a legarsi al Milan anche in futuro, magari con un ruolo in società quando avrà appeso gli scarpini al chiodo.

Ibra innamorato di Milano: "Ormai è la mia seconda casa"

Lo svedese ha passato una larga parte della propria carriera a Milano. Prima con l'Inter dal 2006 al 2009, dove ha vinto tre Scudetti, poi col Milan, in due esperienza diverse, col quale di Scudetti ne ha vinti due. Ibra racconta come, nonostante gli anni passati, San Siro gli faccia ancora effetto, oltre a certificare Milano come la sua seconda casa: San Siro? Mi fa un enorme effetto, qua per tanti anni ha fatto parte della mia vita, sono stato fortunato nel conquistare trofei importanti, giocare con grandi campioni, lavorare con ottimi allenatori e ho conosciuto la città, che per me è come una seconda casa".

L'amore per Milano è ormai cementato nell'animo di Zlatan, così come lo è il Milan, tanto da arrivare ad affermare che potrebbe rimanere in città anche dopo la fine della propria carriera. Questo potrebbe essere letto come un indizio delle intenzioni di Ibracadabra di continuare a rimanere nel mondo Milan anche quando non darà più il proprio contributo sul campo: "Ho trascorso molti anni qua, ho conosciuto la città che è come la mia seconda casa. Ho conosciuto gente in città che mi fa sentire a casa, sto davvero alla grande. Godo, vivo e mi sento vivo. Non è un segreto che può essere che rimango qui al termine della mia carriera".

Il rituale di Ibra dopo un gol, e quel consiglio ai giovani

Uno che ha segnato oltre 500 reti in carriera pare abituato alla gioia del gol e alle celebrazioni, ma non è sempre così. Zlatan infatti sottolinea l'unicità di ogni rete segnata, anche se ammette un comportamento costante: "Ogni rete ha il suo momento, quando entra il pallone in porta c’è una cosa che ti passa nel corpo che lo vuoi tirare fuori e vuoi godere con i tifosi. Io trovo un riferimento, un bambino, una persona sugli spalti, e mi fermo su di lui e tiro fuori tutta l’emozione. Non c’è un qualcosa di programmato, quello che succede succede. Mi piacerebbe abbracciare tutti, tuttavia è un po’ complicato abbracciarne 80mila (ride, ndr)”.

Infine, dall'alto della sua enorme esperienza nel mondo del calcio, Ibra ci tiene a dare un consiglio a tutti i ragazzi e le ragazze che puntano a diventare giocatori e giocatrici professionisti: "Prima di tutto bisogna fare quello che ti rende felice. Non serve fare le cose per altre persone, lo devi fare per te stesso, credi in te stesso. Questa cosa ti porta avanti a lungo”.


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