La legalità
Oggi intanto l’Associazione Italiana Arbitri tirerà le fila sulle conseguenze del servizio de Le Iene, affidato alla Commissione esperti legali dell’AIA per capire che risvolti potranno esserci in tema di tutela. Le deduzioni arriveranno sulla scrivania del presidente questa mattina, l’idea però che circola nelle segrete stanze è quella di adire comunque alle vie legali. Anche in mancanza di “fumus boni iuris” - è il pensiero che circola a via Campania - «lo dobbiamo non tanto agli arbitri di serie A, tirati ingiustamente in ballo da una persona a volto coperto, ma per i tanti associati che nei week end vanno sui campi dei campionati dilettanti o giovanili» e già senza tutto questo strascico sono spesso oggetto di (indegna e incivile) violenza. Un appello alla Figc (e ai suoi giudici) e al mondo del calcio in generale, perché i 32.855 associati (non tutti ovviamente) possano sentirsi tutelati.