Lukaku e Origi: Inter e Milan, la prima volta di due attaccanti belgi a Milano

Non era mai successo nella storia del campionato italiano di Serie A che due centravanti del Belgio giocassero nella stessa città, uno contro l'altro
Lukaku e Origi: Inter e Milan, la prima volta di due attaccanti belgi a Milano
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Divock Origi e Romelu Lukaku non sono soltanto i due nuovi attaccanti di Milan e Inter per la prossima stagione, benché il secondo sia un usato garantito già passato sotto la Madonnina lasciando coriandoli di prodezze e, così tanto per gradire, anche uno scudetto. Sono anche i primi due centravanti belgi a trovare alloggio nella stessa città, Milano, per affrontarsi uno contro l'altro. Un evento storico.

Lukaku: all'Inter per ritrovare il gol e il sorriso

Lukaku, inutile girarci attorno, al Chelsea ha fallito. Torna all'Inter con la fame di chi sa che qui si mangia bene (in tutti i sensi). Non avrà una squadra al suo servizio, come nei dogmi di Conte, ma avrà di nuovo il partner d'attacco con cui si trovò benissimo, ovvero Lautaro Martinez. E un campionato che sembra fatto apposta per lui, dove la sua forza fisica da colosso è difficilmente curabile dai difensori avversari. Big Rom ha segnato 47 gol in 72 partite con i nerazzurri, mica noccioline. E si è portato sulle spalle l'intera squadra nello scudetto contiano.

Origi: quello dei gol decisivi

Diverso il discorso per Origi, anche lui proveniente dalla Premier League, dal Liverpool per la precisione. Lui è considerato un idolo dalla Kop pur avendo giocato poco: era il perfetto subentrante. Spaccava le partite con le sue reti, spesso decisive ai fini del risultato. Indimenticabile quella in finale di Champions League contro il Tottenham, anche se era il 2-0 e non la rete che sbloccò la partita tutta inglese (era il 2019). Non è imponente come Lukaku, questo è sicuro, ma sa farsi valere in area avversaria. Non avrà i galloni da titolare nel Milan scudettato come se il suo destino fosse sempre lo stesso: servirà per far riposare il 35enne Giroud.

In rossonero arriva a parametro zero, ha firmato un quadriennale da 3,5 milioni di euro a stagione. Non è un bomber, al contrario di Lukaku, ma è anche vero che nessun tecnico gli ha mai concesso continuità. Lancia comunque la sfida al connazionale per una Milano che in occasione dei derby si riscoprirà quasi provincia belga. Ai piedi dei suoi attaccanti. Sarà stracittadina anche in questo, se mai fosse mancato pepe in un Inter-Milan.


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