Juve, senti Cuadrado: "Crisi? Pirlo non ha colpe. Ronaldo esempio"

Il colombiano è ormai un veterano nello spogliatoio bianconero. Dal ko in Champions alla maglia numero 7 lasciata a Cristiano: le sue parole
Cuadrado: resta© Juventus FC via Getty Images
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TORINO - Juan Cuadrado, parlando ai ragazzi del Liceo Scientifico e delle Scienze Applicate Sant’Anna durante l'incontro telematico dal titolo "La sfida del Covid nello Sport", ha analizzato il difficile momento attraversato dalla Juve, club che lo ha acquistato nel 2015 e con il quale ha fatto incetta di trofei. Il colombiano è ormai uno dei veterani all'interno dello spogliatoio e a proposito della crisi di risultati fa mea culpa: “Andrea Pirlo sta facendo un grandissimo lavoro, non è facile arrivare in un top club. Non è colpa sua, siamo noi che andiamo in campo. Ci sono cambiamenti e giocatori nuovi, dobbiamo avere pazienza. Noi abbiamo perso dei punti che non dovevamo e per questo ci troviamo in questa situazione. Dobbiamo crederci fino alla fine e provare a fare più punti possibile”. Un titolo, intanto, la Juve l'ha portato a casa battendo il Napoli nella finale di Supercoppa italiana, un altro potrebbe arrivare in Coppa Italia, dove la Vecchia Signora dovrà vedersela contro l'Atalanta di Gian Piero Gasperini, fresco vincitore della Panchina d'Oro. “Vincere queste ultime partite e cercare di stare nei primi posti per raggiungere la Champions. La finale di Coppa Italia è importante visto che siamo usciti dalla Champions”.

Cuadrado, il rapporto con CR7 e il sogno Champions 

In Champions League è arrivata la clamorosa eliminazione agli ottavi contro il Porto. Un tonfo che il colombiano commenta così: "È il calcio, la gente pensa sia facile ma non lo è mai. Quando non raggiungi un sogno non è perché sei scarso. Bisogna lavorare finché non ce la fai. Continueremo a farlo e sperare che tocchi a noi. Sono fiducioso che essendo una grandissima squadra potremo riuscirci”. Sul rapporto con Cristiano Ronaldo rivela: “È uno dei migliori al mondo, è un professionista da cui c’è solo da imparare. È un esempio per la voglia che mette in ogni partita e allenamento. Quando è arrivato non ci credevo. Avergli dato il 7? Per me non era importante, conta giocare. È più importante dare che ricevere”. Cuadrado ha saltato la gara contro il Benevento prima della sosta per squalifica, ma ora è pronto a dare il massimo nel derby contro i granata in programma sabato 3 aprile alle ore 18 all'Olimpico Grande Torino: “Speriamo di vincere, non dobbiamo avere paura. Ci alleniamo per scendere in campo con voglia e per fare un buon risultato”.

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Covid, Cuadrado: "Quando ho scoperto di essere positivo ero tranquillo"

Si torna poi all'argomento dell'incontro: il Covid. Cuadrado racconta la propria esperienza: “È un momento particolare per tante persone. Noi come calciatori stiamo spesso fuori casa, io ho potuto conoscere meglio la mia famiglia e i miei figli. Anche se è stato difficile per molti, per me è stato bello. Quando ho scoperto di essere positivo al Covid ero molto tranquillo. Ero asintomatico e potevo fare tantissime cose. È stato difficile perché vedere i miei compagni giocare e non potevo dargli una mano. In quel periodo mi sono riposato fisicamente e spiritualmente”

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