Juve, emergenza Allegri: infermeria quasi piena

Bonucci si ferma, Chiesa salta l’Arsenal sabato e Pogba ha tempi ancora lunghi: è già allarme
Juve, emergenza Allegri: infermeria quasi piena© ANSA
Filippo Bonsignore
5 min

TORINO - Pogba, Vlahovic, Cuadrado e ora pure Chiesa e Bonucci: quasi mezza Juve è di nuovo ai box. Neanche il tempo di riaccendere i motori e riprendere la preparazione che alla Continassa scatta nuovamente l’allarme infortuni. A tre settimane dalla sfida con la Cremonese, che segnerà il ritorno del campionato, lo scenario è tutt’altro che confortante per Massimiliano Allegri perchè proprio ieri si sono aggiunte due novità per niente positive. Partiamo dalla più seria, che riguarda Bonucci, fermatosi a causa di una «infiammazione del tendine dell’adduttore lungo». Il capitano verrà rivalutato tra dieci giorni ma è immaginabile che il suo stop sia almeno del doppio. Tradotto: il 4 gennaio a Cremona la sua presenza è decisamente a rischio. L’altro contrattempo riguarda invece Chiesa, ma non per la botta alla caviglia rimediata martedì in allenamento, subito riassorbita, quanto piuttosto per un affaticamento all’adduttore della coscia destra. Il problema potrebbe essere una conseguenza del lavoro intenso cui Federico si sta dedicando per ritrovare la migliore condizione dopo oltre dieci mesi di assenza e quindi il fastidio muscolare sarebbe un danno collaterale conseguente a tanta inattività. Meno grave, quindi, rispetto a quello di Bonucci ma comunque tale da impedire all’ex viola di essere presente sabato a Londra nel test contro l’Arsenal, che avrebbe dovuto rappresentare il primo collaudo probante dopo questa fase di preparazione. Chiesa sarà così costretto ad un altro stop&go e a rallentare un po’ il ritmo, dopo che nelle ultime settimane erano arrivate soltanto sensazioni positive in allenamento. 

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Ansia

L’ansia alla Continassa è diffusa, in ogni caso: le condizioni di Vlahovic e Pogba, infatti, non lasciano tranquilli. Dusan è ancora alle prese con la pubalgia e continuerà per un po’ di giorni a svolgere un programma di lavoro differenziato. La questione sembrava essere stata risolta in estate ma evidentemente non è così, tanto che il bomber è ormai da due mesi ai margini: non gioca con la Juve dal 25 ottobre e anche ai Mondiali il suo apporto è stato limitato (79 minuti in campo in due partite e un gol) proprio a causa del dolore che ancora lo condiziona. Ci vorrà ancora del tempo, insomma, per tornare il vero Vlahovic: il serbo dovrà essere gestito, almeno in un primo periodo. L’obiettivo è puntato sulla Cremonese: in che condizioni ci arriverà Dusan? L’interrogativo resta proprio per la natura subdola della pubalgia che non consente di avere certezze sui tempi di recupero.

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Attesa

E poi c’è Pogba. L’orizzonte del rientro del francese si è spostato in avanti, decisamente più del previsto, tanto che ora si guarda a fine gennaio come periodo del possibile rientro. Nei giorni scorsi si puntava sullo scontro diretto con il Napoli; ora l’appuntamento è di nuovo slittato. E se non si può comunque escludere che Paul possa fare una comparsa in campo già nel mese di gennaio, la sensazione è che per riavere la piena autonomia si debba attendere fine mese o addirittura metà febbraio. Si vedrà. Intanto Allegri segue passo passo anche il percorso di Cuadrado, che continua a lavorare in palestra per un fastidio al ginocchio con cui convive da inizio novembre, e oggi riaccoglierà alla Continassa McKennie e Kostic, reduci dal Qatar. Anche sull’esterno serbo, una delle piacevoli sorprese della prima parte di stagione, c’è qualche dubbio, visto che il ct serbo Stojkovic aveva denunciato le sue precarie condizioni fisiche, che lo avevano costretto a saltare l’esordio contro il Brasile ai gironi. Filip, in ogni caso, aveva disputato per intero le successive due gare e questo è certamente un indizio positivo. Da oggi riprenderà la preparazione e il quadro sarà più chiaro, in attesa di Danilo e Alex Sandro, pure loro infortunatisi durante i Mondiali.


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