Chiesa fischiato allo Stadium: ecco perché la luce è ancora spenta

Il momento no e la condizione fisica non sono al top, solo un gol nel 2024
Filippo Bonsignore
3 min

TORINO - Dov'è finito Chiesa? L'interrogativo tiene in ansia il mondo bianconero: del vero Federico, dell'attaccante capace di incantare tutti e di guidare l'Italia a vincere l'Europeo per intendersi, non v'è più traccia e non da oggi. Ecco l'aspetto più preoccupante: non si tratta soltanto di un partita giocata male, di una giornata storta ma di un tunnel in fondo al quale non si vede la luce. La speranza di una svolta con il Frosinone è stata vana; anzi, se possibile i 62 minuti di domenica hanno acuito le sensazioni negative e hanno amplificato la crisi. La condizione fisica non è ancora quella auspicata dopo un inizio di 2024 a singhiozzo, vissuto più in infermeria che in campo (quattro partite saltate su dieci) e sicuramente non poter sprigionare al massimo i cavalli del suo motore lo limita notevolmente. Poi c'è l'astinenza da gol: un solo, al Sassuolo, nel nuovo anno; 6 in tutto in stagione in 22 presenze. Non segna ormai da 42 giorni, l'ex viola, ma non è l'unico nodo da sciogliere. C'è il tema della posizione in campo: seconda punta o attaccante esterno? Il dilemma non è stato ancora risolto. E c'è una questione di centralità complessiva all'interno della Juve che, al momento, è venuta meno.

I fischi contro il Frosinone

Contro il Frosinone, Chiesa è rimasto ancora una volta al buio, marginale nella manovra e (quasi) mai pericoloso. Un solo tentativo per lui e stop. Riassunto: sono arrivati i fischi dello Stadium, questo sì un risvolto davvero inatteso e inusuale. Massimiliano Allegri prova a parare i colpi e difende il suo giocatore: «Non sono preoccupato, finché è rimasto in campo Federico si è messo a disposizione della squadra. Lui sa che deve rimanere sereno e migliorare la condizione. La posizione in campo non è un problema: si trova più a suo agio sull'ala, ma così rimane un po' troppo lontano dall'azione. È stato, è e sarà un giocare importante per la Juve: lo aspettiamo, sarà un valore aggiunto per il futuro». La domanda è: quanto lo si può ancora attendere? Mancano tre mesi alla fine della stagione e sono quelli decisivi per delineare anche il futuro, altro aspetto tutt'altro che secondario. Il contratto di Chiesa scadrà nel 2025 e non ci sono segnali di rinnovo. La Juve lo vorrebbe per non rischiare di perderlo a zero il prossimo anno ma, al tempo stesso, spera in un ritorno di Fede al top. Non solo, nei prossimi novanta giorni, la squadra di Allegri si giocherà i traguardi stagionali e poi c'è un Europeo da difendere in Germania. È allarme bianconero ma anche azzurro...


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