La corsa alle coppe più avvincente da quando l’uomo ha inventato i tre punti a vittoria presenta un finale thriller. Lassù, aggrappate al sogno della Champions, oggi ci sono sei sorelle in sei punti. Non erano così tante neppure nei gloriosi anni Novanta, quelli in cui azzardare un pronostico sulle griglie scudetto era come giocare un terno al lotto. I dati confermano l’eccezionalità del momento: un anno fa, di questi tempi, tra 3ª e 8ª c’erano 16 punti, nelle due stagioni precedenti 15, nel 2019-20 addirittura 23, record degli ultimi 30 anni nei quali la media era di 15,3 punti di distanza tra l’ultimo gradino del podio e la prima delle escluse dalla zona coppe. La Juventus ha cinque avversarie, tutte meritatamente in corsa per l’Eldorado dei ricavi: l’Atalanta, che ha due punti in più (58), il Bologna, con una sola lunghezza di vantaggio (57), la Lazio a -1 (55), la Roma che si è mantenuta a -3 dalla Signora (53) e la Fiorentina a -4, salita a nel frattempo a 52. Mentre Inter e Napoli si accapigliano per lo scudetto, sotto c’è una bagarre che mette in palio un prestigio inferiore al tricolore ma che vale una sessantina di milioni. Cifre che farebbero respirare il bilancio della Juve, garantendole una certa tranquillità nella programmazione del futuro.
Champions, il calendario della Juve
Dopo il big match contro la Roma, il calendario dei bianconeri scollina un poco: sabato sera all’Allianz arriverà il Lecce, poi Tudor trascorrerà il giorno di Pasquetta a Parma, a casa Chivu, mentre nel turno successivo ospiterà il Monza ultimo della graduatoria. In queste prossime tre giornate la Juve può fare filotto, mentre le avversarie rischiano l’ingorgo: alla 32ª sono in programma Atalanta-Bologna e Lazio-Roma, alla 33ª Bologna-Inter e Milan-Atalanta, alla 34ª Inter-Roma. Nella migliore delle ipotesi, sfruttando gli scontri diretti altrui, i bianconeri potrebbero guadagnare dai 3 ai 6 punti al Bologna e altri 6 ad Atalanta, Roma o Lazio. Poi, con l’inizio di maggio, arriveranno due partite crocevia per la conferma di Tudor: Bologna-Juve e Lazio-Juve, ultimi ostacoli prima di quello che oggi appare un arrivo in discesa con Udinese e Venezia. Dei 12 scontri diretti che animeranno le prossime 7 giornate, soltanto due riguardano da vicino Locatelli e compagni. Gasperini e Baroni sono attesi invece da tre snodi, Italiano da quattro e Ranieri addirittura da cinque.
Le sfidanti per l’Europa
La Juve può contare su una solidità ritrovata, anche se la sterilità offensiva (due reti nelle ultime quattro) comincia a interrogare. Il Bologna è la sfidante più in forma, come dimostrano i 7 risultati utili consecutivi, il pokerissimo alla Lazio e il Napoli alle corde al Dall’Ara, due sere fa. Molto del destino dei biancocelesti di Baroni dipende dal percorso in Europa League che s’intreccia pericolosamente con il derby di domenica; da questa settimana di fuoco la Lazio potrà uscire lanciatissima o con le ruote sgonfie. A rallentare la corsa della Roma, la squadra migliore del 2025, è stata proprio la Juve con il pari dell’Olimpico. Ranieri, però, ha ormai raddrizzato il tiro e potrebbe anche sfruttare lo svantaggio di un calendario ai limiti dell’impossibile (Lazio, Verona, Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino) per togliere punti a tutte. Occhio anche alla Viola vista a San Siro dopo le lezioni alla Juve di Motta e all’Atalanta: al netto delle energie che potrà portare via la Conference, Palladino ha ingranato la marcia giusta. L’ago della bilancia dovrebbe essere, a questo punto, una Dea ferita: perso il treno scudetto, Gasperini si è piantato e con tre ko consecutivi è stato risucchiato al punto da rimettere in palio anche la terza piazza. Da qui alla fine, le pretendenti alla Champions lotteranno per due posti.