Lazio, conti messi a posto con Champions e addio di Milinkovic

Dal punto di vista finanziario, l’impiego di risorse del club di Claudio Lotito supera quota 90 milioni, distribuiti in più anni
Alessandro F. Giudice    
5 min

La Lazio chiude il mercato con un significativo turnover uscite/acquisti, rinunciando a un big (Milinkovic) per puntare su calciatori di costo medio, per la Serie A, cioè 15/20 milioni tra parte fissa e bonus. Dal giro della prima squadra escono, oltre al serbo, Maximiano, Cancellieri (in prestito), Radu (ritirato), Marcos Antonio, Romero. Entrano Castellanos, Isaksen, Kamada, Guendouzi, Sepe, Rovella oltre alla conferma di Pellegrini. 

Lazio, pesa il ritorno in Champions 

Il mercato in entrata si è giovato del ritorno in Champions, della plusvalenza ricavata dalla cessione di Milinkovic in Arabia Saudita e di un botteghino più generoso rispetto agli ultimi anni, puntando a mantenere competitività agonistica, ma pure a equilibrare un bilancio reduce da anni di sofferenze. Perdite nette aggregate per 60 milioni (in tre anni) non sono consuete per la gestione Lotito, tradizionalmente ispirata da principi di sostenibilità. Alle perdite del triennio 2019-2022 si aggiungerà quella del bilancio al 30 giugno 2023 che già nel primo semestre riportava un rosso di 21,5 milioni. Nell’ultimo biennio hanno pesato i minori ricavi per l’assenza dalla Champions e la resistenza alle proposte per giocatori di primo piano, da Immobile a Luis Alberto. La partenza di Milinkovic arriva all’ultima occasione utile per non perdere a zero un campione dal contratto in scadenza.  

Le cessioni in casa Lazio

Nel bilancio 23/24, la Lazio iscriverà quasi 80 milioni di cartellini tra parte fissa e bonus mediamente facili da raggiungere. Per l’impostazione prudenziale che li ispira, i principi obbligano a contabilizzare gli impegni economici quando ragionevolmente probabili, mentre è possibile riconoscere i ricavi solo se certi e quando maturano tutte le condizioni. È la ragione per cui, ad esempio, la Lazio aveva già iscritto nel 22/23 l’acquisto di Cancellieri, pure se l’obbligo di riscatto era soggetto a condizioni. Dopo il 30 giugno, il giocatore è stato ceduto in prestito ma il diritto di riscatto concesso all’Empoli non consentirà alla Lazio (per la sua natura discrezionale) di riconoscere alcun ricavo prima dell’esercizio effettivo del diritto. Dalle cessioni di Maximiano e Marcos Antonio, la Lazio incasserà per il prestito mentre il riscatto obbligatorio (rispettivamente 8,5 e 6 milioni) non entra a bilancio quest’anno per la presenza di condizioni. 

Lazio, oltre 90 milioni impiegati 

Nell’attivo andrà il valore delle commissioni riconosciute agli agenti, in particolare quelle per Kamada: circa 5 milioni. Dal punto di vista finanziario, l’impiego di risorse supera quindi 90 milioni, distribuiti in più anni. Il maggiore valore dei cartellini acquisiti alzerà di 9 milioni annui gli ammortamenti, mentre il maggior costo per stipendi (+19,6 milioni circa) sarà compensato solo in parte dal risparmio sui giocatori in uscita (-8,4 milioni). Il conto economico di quest’anno avrà così 15/20 di milioni di extra costo a fronte dei quali la Lazio metterà però 40 milioni di plusvalenza realizzata con la cessione di Milinkovic oltre ai ricavi dalla Champions, almeno 50 milioni tra premi Uefa  e incassi da stadio

Lotito sorride: torna l'utile

Il 23/24 dovrebbe riportare all’utile una società gestita con attenzione alle spese: la squadra di Sarri è arrivata seconda con il quinto monte stipendi della Serie A (dopo Juve, Inter, Roma e Milan) e con il settimo costo complessivo della rosa (stipendi più ammortamenti) oltre al settimo valore contabile netto (dopo anche Napoli e Atalanta), ma Lazio è quinta anche nei ricavi operativi. Un bilancio “leggero” consentirà di spesare minori costi in futuro. La Lazio convive da anni col problema dell’indice di liquidità, dovuto alla consistenza significativa delle immobilizzazioni materiali (in rapporto all’attivo) e a una struttura finanziaria con capitale circolante (crediti operativi meno debiti operativi) strutturalmente negativo. La cessione di Milinkovic ha consentito di sbloccare le operazioni in entrata. Col ritorno all’utile e i ricavi di Champions la situazione migliorerà ma il parametro andrà monitorato. 


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