La pubblicazione dei risultati semestrali 2024/25 della Lazio conferma il buon andamento dei conti. La prima metà della stagione si è chiusa in sostanziale pareggio (600 mila l’utile netto) nonostante l’assenza dalla Champions, che ha generato un calo nei ricavi da diritti tv di oltre 40 milioni, da 94 (al 31 dicembre della stagione precedente) a 53,7. Calano leggermente anche i ricavi della biglietteria, compensati da un modesto aumento di quelli da sponsor, abbassando così da 120 a 78 milioni l’asticella dei ricavi complessivi. Rispetto all’anno precedente mancano pure 30 milioni di plusvalenze, perché nel primo semestre 2022/23 era entrata a regime quella ottenuta dalla cessione di Milinkovic Savic, mentre nel primo semestre di quest’anno sono entrate solo quelle dalle cessioni di Luis Alberto e Ciro Immobile (9 milioni).
Lazio, è diminuito il costo della rosa
Il contenimento dei costi ha consentito tuttavia di assorbire parzialmente il colpo: rileva soprattutto il taglio di 10 milioni del costo della rosa, sceso da 57,6 a 48,8 grazie anche al dimezzamento dei costi dello staff tecnico. Il costo per gli ammortamenti dei cartellini è in leggero incremento (da 16,8 a 18,5) ma nel primo semestre dell’anno scorso erano presenti costi per accantonamenti per 4 milioni. Si registra così, nel semestre appena concluso, un miglioramento complessivo della voce per ammortamenti e svalutazioni. Complessivamente, lo squad cost della Lazio dovrebbe attestarsi nell’anno solare 2024 intorno al 68%, quindi all’interno dei parametri Uefa. Lo squad cost, cioè il costo della rosa (stipendi più ammortamenti) in rapporto ai ricavi, è uno dei due indicatori scelti per il monitoraggio del Fair Play Finanziario. Il limite era fissato all’80% nel 2024 ma scenderà al 70% nel 2025. L’altro indicatore, cioè la perdita massima nel trimestre, beneficerà dell’ottimo risultato conseguito nel 2023/24 (utile netto di 38,4 milioni) dunque la Lazio non avrà problemi con le licenze Uefa.