MILANO - «Segnali positivi? Nessuno». Zvonimir Boban, ospite di 'Radio anch'io Sport', non vede nulla da salvare nella stagione rossonera. «Se con il Frosinone è positivo essere sotto di due gol e pareggiare grazie a due rigori strani... va bene la reazione, ma sinceramente non vedo nulla di positivo». L'ex grande centrocampista del Milan è severo anche con il tecnico Christian Brocchi, pure se con attenuanti.
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IL COMMENTO DI XAVIER JACOBELLI
LA CRITICA - «Se alziamo lo sguardo sulla stagione complessiva vediamo che si sta consumando un dramma, per un Milan che sta finendo così in basso come non gli capitava da 30 anni» è il giudizio impietoso di Boban. Duro anche su Silvio Berlusconi: «La sua era è finita da anni. È stato un presidente fantastico. Ha insegnato a tutti come si organizza una società moderna. Ora purtroppo è tutto l'opposto: regna la confusione totale, con ruoli indefiniti, addirittura doppi. Si vedono tante cose non da Berlusconi.
GALLIANI - Le responsabilità vanno divise con i vertici, a cominciare da Adriano Galliani, «Un dirigente straordinario. Che però da anni non ha più dalla sua la forza e l'appoggio, anche economico, di Berlusconi. Nemmeno lui ha capito che avrebbe dovuto proteggere il proprio operato. Andato via Ariedo Braida - ha sottolineato Boban - gli è mancata una spalla tecnica importante. Galliani in quel settore non ha la stessa abilità che ha da manager». Il grande rammarico dell'ex campione croato è che Paolo Maldini non abbia un ruolo societario: «Non vederlo nel Milan è peggio che assurdo. Ma a loro dovrebbe dispiacere molto più che a me».
FIFA - «Sì, è vero». Zvonimir Boban, ospite di 'Radio anch'io Sport', ha confermato di essere stato contattato dalla Fifa «per un ruolo collaborazione a 360 gradi, credo che sia positiva l'idea di Infantino (neo presidente, ndr) che tanti ex giocatori si avvicinino a ruoli nella federazione mondiale». Ad esempio per contribuire a unificare l'interpretazione del fallo di mano. «I giocatori non sono pinguini - ha sottolineato Boban -, con la velocità ed il dinamismo del gioco di oggi come si può pensare che in area si stia sempre con le mani dietro la schiena, bisogna potersi bilanciare».