Milan, occasione Camarda: la meglio gioventù da record

L’ultimo infortunio in attacco catapulta in panchina, a 15 anni, il talento rossonero: se debutterà stabilirà il nuovo record in Serie A
Adriano Ancona
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MILANO - Neanche a dirlo, il ragazzo aveva già molto mercato prima che i riflettori si accendessero completamente su di lui. Potenza di un record da sbriciolare, adesso, ma Francesco Camarda è quel talento precoce che a sei anni vestiva la maglia del Milan con un carico di buone impressioni al seguito. Trovarsi catapultato a quindici anni in serie A, al solo pensiero, è qualcosa di elettrizzante: Camarda in queste ore sta provando a tenere sotto controllo le emozioni di un adolescente, che il Milan dovrà precettare perché la zona-gol si è spopolata d'improvviso. In panchina contro la Fiorentina e poi chissà, laddove l'avversario è lo stesso di una finale scudetto della categoria Under 15 un anno e mezzo fa: il sogno viola s'infrangeva addosso a quel Camarda dall'espressione felicemente stralunata dopo il gol, in un caldo pomeriggio estivo a Tolentino. Occhio al destino, perché difficilmente sbaglia.

Milan, che occasione per Camarda

C'è il via-libera della Federazione, necessario in per esordire prima di compiere sedici anni. Del resto, Camarda - nato il 10 marzo 2008 - gioca in Primavera sotto età. Come lo era nel momento in cui risolse il discorso tricolore contro la Fiorentina, un mese dopo che il Milan dei grandi conquistava il proprio scudetto nel 2022. Adesso ha preso un'ideale rincorsa verso San Siro con un gol in rovesciata contro il Paris Saint Germain nella recente partita di Youth League. Guarnizione perfetta nei mesi in cui di reti ne ha distribuite sette con la Primavera del Milan. Un primato possibile, quindi, per Camarda: in caso di impiego sarebbe il più giovane esordiente nella storia della serie A. Per il momento, non serve voltarsi indietro di moltissimo nel cercare un debutto così prematuro: Wisdom Amey nell'aprile del 2021 entrava a due minuti dalla fine di un Bologna-Genoa a 15 anni e 274 giorni, lanciato da Mihajlovic. Camarda può fare ancora meglio, in attacco nel Milan sarà l'unica alternativa contro la Fiorentina. Nato un mesetto dopo che un altro baby-goleador, come Paloschi, entrava nella storia il 10 febbraio 2008 segnando – sotto la Curva Sud – al primo pallone toccato in A. Inevitabile che la memoria corra a quell'episodio.

Milan, Camarda è consacrato al gol

Nessun giocatore nato nel 2008 è ancora sceso in campo, nei cinque maggiori tornei d'Europa: Camarda potrebbe essere il primo caso. Il Milan lo ha prelevato a sei anni dall'Afforese, società della periferia cittadina che ora ha un'affiliazione proprio con il club rossonero. Camarda era un bimbo già consacrato al gol: ne sfornava di continuo, lo scouting è fondamentale anche a quell'età. Così come l'istinto a migliorarsi sempre, anche da piccolo: dopo ogni allenamento, regolari esercitazioni con rovesciate e sforbiciate inserite di frequente. Cattiveria agonistica da perfezionare, per come lo descrivevano all'epoca, ma non certo l'intraprendenza: Camarda era quello che in alcuni casi – quando segnava troppo – veniva tolto dall'area avversaria e messo a difendere la propria porta. Un antidoto a ogni smania di protagonismo, metodologia chiara quando ci si avvicina al pallone. Ma la voglia di gol mica passava, anzi: Camarda era capace di prendere palla e far fuori tutti in dribbling, arrivando dall'altra parte del campo. Nel proprio habitat, coltivando certe capacità innate. Il popolo di San Siro non vede l'ora di apprezzarle da vicino


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