Resilienza Pioli, bum bum Jovic. Così il Milan avanza in Coppa Italia

Il 4-1 al Cagliari conferma come il tecnico abbia superato l'ultimo momento delicato, dando un calcio alle critiche ingenerose che lo volevano addirittura in bilico
Resilienza Pioli, bum bum Jovic. Così il Milan avanza in Coppa Italia© LAPRESSE
Xavier Jacobelli
3 min

Ci sono diverse cose da dire in calce al 4-1 con il quale il Milan ha eliminato il Cagliari, qualificandosi ai quarti di Coppa Italia dove affronterà la vincente di Atalanta-Sassuolo, il 10 gennaio a San Siro. La prima considerazione s'impone a proposito di Stefano Pioli, addirittura messo ingenerosamente in dubbio prima della vittoria sul Sassuolo ottenuta nell'ultima partita del 2023. Come se, in questi quattro anni e tre mesi, l'allenatore non avesse riportato i rossoneri all'onor del mondo, vincendo il diciannovesimo scudetto, riguadagnando una semifinale di Champions League dopo sedici anni e, attualmente, essendo in piena traiettoria di volo verso l'obiettivo prioritario fissato dalla società a inizio stagione: la qualificazione alla prossima Champions League.

Pioli, fiducia in Jovic e i giovani

La resilienza di Pioli è pari alla fiducia con la quale egli ha creduto in Jovic, anche quando il bomber non ingranava, sebbene sia difficile trovare la condizione migliore giocando a singhiozzo. Invece, la doppietta che ha portato a 5 i gol segnati dal serbo nelle ultime 7 partite (è andato a bersaglio con Frosinone, Atalanta, Salernitana e Cagliari) sono la prova provata di un rilancio in grande stile. E solo Pioli sa quanto questo Jovic possa consentire allo stakanovista Giroud di avere un'alternativa finalmente valida. E poi ci sono i Giovani Diavoli lanciati nella mischia in Coppa Italia: Sijic e Jimenez, 18 anni a testa, il secondo al debutto assoluto; diciotto anni li ha comoiuti venerdì scorso Bartesaghi; Romero e Chaka Traoré ne hanno 19 entrambi, con Traoré che si è preso anche la massima soddisfazione di firmare il suo primo centro in maglia rossonera. Note di merito anche per l'infaticabile Reijnders, alla gara n.25 su 25 e per il quarantenne Mirante, sempre in gran forma, come ha dimostrato volando per dire no al colpo di testa di Petagna dopo soli quattro minuti. Primo e raro sussulto di un Cagliari che in testa aveva già lo spareggio salvezza del 6 gennaio a Lecce. Chiosa per Leao, bersaglio di fischi contro il Sassuolo, subentrato al 70' contro i rossoblù, in tempo per suggellare il poker nel finale. Maignan, Kjaer, Giroud e Loftus-Cheek hanno potuto riposare in panchina in vista di Empoli. Decisamente è cominciato nel modo migliore l'anno nuovo di un Diavolo che non è così brutto come era stato dipinto alla fine del vecchio. Le vittorie sono sempre la medicina più efficace.


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