D'Amico: “Ottimo mercato Napoli, ha sostituito chi sembrava insostituibile”

L'operatore di mercato: “In Italia i giovani, se bravi, dovrebbero giocare. La gara tra gli azzurri e l'Atalanta? Spalletti sa che mai bisogna abbassare la tensione”
D'Amico: “Ottimo mercato Napoli, ha sostituito chi sembrava insostituibile”© LAPRESSE
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Un mercato intelligente sta permettendo al Napoli di dominare in Serie A. A spezzare un'ulteriore lancia verso Giuntoli è l'operatore di mercato Andrea D'Amico, che ha parlato a Radio Crc durante la trasmissione 'Si Gonfia la Rete': “Il Napoli ha fatto un mercato ottimo sopperendo a quelle che sembravano delle mancanze di struttura. Dei giocatori sembravano insostituibili, ma nel calcio quello che conta è la progettualità. Sono arrivati dei giocatori bravi e forti con un grande allenatore. Con lo scudetto perso l’anno scorso dal Napoli sembrava che l’occasione di vincere il campionato non si potesse ripresentare più, ma quest’anno sta facendo bene nuovamente”.

D'Amico: “Okoli promessa, i giovani bravi devono giocare”

Ci si sposta sui giovani e la politica degli allenatori italiani in merito: Okoli? È molto bravo sia come profilo atletico e sportivo, sia come ragazzo. È una delle promesse del nostro calcio se così si può dire. Il nostro campionato è per allenatori che giocano con calciatori internazionali. Quando vinci all’estero hai possibilità di vincere in Italia. È giusto che i giovani possano avere la loro ribalta. Anche nel caso di Fagioli con la Juve, solo in Italia ci si fa problemi, se uno è bravo gioca. La Juve sta facendo giocare Fagioli perché sa che il prodotto è di qualità”. Su Kvaratskhelia e ancora Fagioli: “Quando compriamo un giovane dall’estero il fatto di essere giovane è un valore aggiunto, quando sboccia in casa nostra aspettiamo per inserirlo. Questa è una mentalità italiana che riguarda solo il calcio”.

D'Amico: “Spalletti sa che Atalanta-Napoli è insidiosa”

Seconda contro prima domani al Gewiss Stadium: “La gara di domani tra Atalanta e Napoli? Tutte le partite sono insidiose e gli allenatori bravi come Spalletti sanno che non si deve mollare la tensione ed abbassarla. Se sei affamato alla fine arrivi in cima, altrimenti hai delle battute d’arresto come accaduto l’anno scorso”.


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