Napoli, Conte alla rovescia: ecco cosa manca per la firma

Oggi o domani nuovo incontro con Manna: distanze ridotte, si ragiona su un triennale da 7 milioni con bonus e garanzie
Fabio Mandarini
TagsConte

NAPOLI - Antonio Conte e Giovanni Manna si incontreranno ancora. Oggi o al massimo domani a Torino, dove vivono entrambi: un ottimo segno e anche il segnale della reciproca voglia di lavorare insieme. Le distanze sono sempre meno ampie, soprattutto sotto il profilo dell'ingaggio: il tecnico si avvicina alla proposta del Napoli di 7 milioni a stagione più 2 di bonus in caso di raggiungimento della Champions, più un altro milione in chiave scudetto, così da pareggiare e nella migliore delle ipotesi superare l'offerta di 8 milioni che De Laurentiis gli aveva fatto in autunno. Ci siamo, non è più un problema: tanto che è stata anche inviata ufficialmente una proposta contrattuale da visionare. Ora, però, restano da definire altri aspetti, comunque fondamentali: come la durata e le modalità del rapporto e la gestione dei diritti d'immagine. Sul tavolo c'è un triennale, o due anni più opzione sul terzo: Conte punta a un progetto, insomma. Non vuole clausole fissate a favore del club (stile Spalletti e Sarri) e chiede garanzie. Di base, però, c'è l'entusiasmo, la voglia di allenare il Napoli e di vivere Napoli: una squadra da rifondare, senza Europa per la prima volta dopo 14 anni, e una città da godere. Il piano che De Laurentiis e il ds Manna gli hanno illustrato è molto ambizioso, l'obiettivo è rifiorire immediatamente, e se Conte ha dato il suo placet significa che le prospettive hanno stuzzicato l'appetito di un uomo vincente per definizione. Un altro ottimo segno: non resta che chiudere il cerchio.

Napoli, Conte significa progetto

Torino, capitale del mercato del Napoli: in questi giorni va così, è una contingenza. Magari una fortunata coincidenza, considerando che Manna e Conte risiedono entrambi in questa città elegante e riservata, ideale per una trattativa fondamentale per il futuro della squadra e del club. Conte significa progetto, dicevamo: e non è un caso che voglia un contratto che guardi al lungo periodo, a un arco triennale. Conte significa appeal sul mercato, quello che giocoforza è stato smarrito fallendo il pass alla prossima Champions (e non solo). Conte è un allenatore di enorme spessore internazionale, con un curriculum e un palmares che spiegano i suoi metodi e il suo lavoro.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli-Conte, cosa manca per l'accordo

Conte e il ds Manna, il grande anfitrione di questa storia, il mediatore che sta provando a costruire un ponte solido tra l'allenatore e il Napoli, stanno affrontando ogni aspetto passo dopo passo, soffermandosi particolarmente sulla durata e le modalità. Nell'ordine: il tecnico non ragiona sul breve e rifiuta l'improvvisazione, crede nel lavoro a lunga scadenza e vuole dunque tre anni di contratto (magari due più opzione sul terzo, ma comunque la base è quella). E ancora: niente clausole a favore del club, niente Pec di conferma o disdetta. E per finire: i diritti d'immagine, un must della contrattualistica di De Laurentiis. Come sanno anche i bambini e i marziani, il presidente avoca a sé la gestione del pacchetto-immagine dei suoi tesserati fino allo spazio e alla Luna. E non è una battuta: lo ha raccontato nel dettaglio lui stesso. I contratti, tra l'altro, sono lunghissimi, pagine e pagine da leggere e decifrare: gli avvocati sono al lavoro, ma ci vuole il tempo che ci vuole. E non è proprio un clic.

Napoli, le altre idee

A proposito, ovviamente s'è già parlato anche di staff. I membri storici sono il vice Christian Stellini; Gianluca Conte, suo fratello e match analyst; i preparatori atletici Costantino Coratti e Stefano Bruno. Conte vorrebbe tutti con sé e anche Lele Oriali, dopo le esperienze fianco a fianco all'Inter e in Nazionale. Si vedrà. C'è ancora da lavorare, con cautela ma anche fiducia. E sullo sfondo resistono ancora gli altri piani tecnici: Stefano Pioli e Vincenzo Italiano. Sempre loro.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI - Antonio Conte e Giovanni Manna si incontreranno ancora. Oggi o al massimo domani a Torino, dove vivono entrambi: un ottimo segno e anche il segnale della reciproca voglia di lavorare insieme. Le distanze sono sempre meno ampie, soprattutto sotto il profilo dell'ingaggio: il tecnico si avvicina alla proposta del Napoli di 7 milioni a stagione più 2 di bonus in caso di raggiungimento della Champions, più un altro milione in chiave scudetto, così da pareggiare e nella migliore delle ipotesi superare l'offerta di 8 milioni che De Laurentiis gli aveva fatto in autunno. Ci siamo, non è più un problema: tanto che è stata anche inviata ufficialmente una proposta contrattuale da visionare. Ora, però, restano da definire altri aspetti, comunque fondamentali: come la durata e le modalità del rapporto e la gestione dei diritti d'immagine. Sul tavolo c'è un triennale, o due anni più opzione sul terzo: Conte punta a un progetto, insomma. Non vuole clausole fissate a favore del club (stile Spalletti e Sarri) e chiede garanzie. Di base, però, c'è l'entusiasmo, la voglia di allenare il Napoli e di vivere Napoli: una squadra da rifondare, senza Europa per la prima volta dopo 14 anni, e una città da godere. Il piano che De Laurentiis e il ds Manna gli hanno illustrato è molto ambizioso, l'obiettivo è rifiorire immediatamente, e se Conte ha dato il suo placet significa che le prospettive hanno stuzzicato l'appetito di un uomo vincente per definizione. Un altro ottimo segno: non resta che chiudere il cerchio.

Napoli, Conte significa progetto

Torino, capitale del mercato del Napoli: in questi giorni va così, è una contingenza. Magari una fortunata coincidenza, considerando che Manna e Conte risiedono entrambi in questa città elegante e riservata, ideale per una trattativa fondamentale per il futuro della squadra e del club. Conte significa progetto, dicevamo: e non è un caso che voglia un contratto che guardi al lungo periodo, a un arco triennale. Conte significa appeal sul mercato, quello che giocoforza è stato smarrito fallendo il pass alla prossima Champions (e non solo). Conte è un allenatore di enorme spessore internazionale, con un curriculum e un palmares che spiegano i suoi metodi e il suo lavoro.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
1
Napoli, Conte alla rovescia: ecco cosa manca per la firma
2
Napoli-Conte, cosa manca per l'accordo