“De Rossi voleva Totti fuori dalla Roma”. DDR porta tutti in tribunale

Secondo quanto riportato da "La Repubblica", il capitano e altri tre senatori nel corso della stagione avrebbero chiesto l'allontanamento dell'ex numero 10, di Monchi e di Di Francesco
“De Rossi voleva Totti fuori dalla Roma”. DDR porta tutti in tribunale© ANSA
Jacopo Aliprandi
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ROMA - Intrighi, tradimenti, lettere anonime e colpi di scena. La vicenda tra Totti, De Rossi e Pallotta sarebbe una trama degna di un grande romanzo che lascia col fiato sospeso e nell'incertezza fino all'ultima pagina. Con un finale ancora da scrivere e che probabilmente presto racconterà nuovi sviluppi sullo scontro tra i senatori della squadra e la dirigenza giallorossa. O meglio, dello scontro tra De Rossi, Dzeko, Manolas e Kolarov con Totti, Monchi e Di Francesco.

La vicenda - pubblicata questa mattina dal quotidiano "La Repubblica" - comincia la scorsa estate, quando la Roma decide di vendere alcuni pezzi pregiati della rosa come Alisson e Nainggolan e decide di comprare Nzonzi. De Rossi non prende bene il suo arrivo e, convinto di essere il sostituto del francese, chiede tramite il suo entourage la rescissione del contratto. Poi affronta personalmente la dirigenza e in un momento di collera avvisa: «Se non risolviamo la cosa, vi faccio arrivare decimi». Uno strappo poi ricucito

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Ma la situazione all'interno della Roma continua ad essere delicata, non più per il discorso De Rossi-Nzonzi, ma per le prestazioni della squadra, scontenta del modo di allenare di Eusebio Di Francesco. L'ex preparatore atletico Ed Lippie nonostante avesse lasciato la Roma in estate, continua ad avere report da Trigoria (da una fonte), e via mail spiega tutto a Pallotta: notizie di una fronda composta da De Rossi, Dzeko, Manolas e Kolarov che chiedono la testa di Monchi , Di Francesco, ma soprattutto Francesco Totti. I giocatori soffrono la presenza ingombrante del neo dirigente, le percezioni negative che trasmette allo spogliatoio. Le fonti di Lippie chiedono che l’ex “Capitano” venga allontanato da Trigoria se necessario cacciando il tecnico cui il dirigente è legatissimo. 

Totti viene profondamente colpito dalla notizia e suggerisce alla società l'allontanamento delle fonti di Lippie: Del Vescovo (che spingeva per una Roma 'detottizzata') e del fisioterapista Stefanini. Richiesta accettata dalla dirigenza. È rottura totale tra le parti: tra Totti e De Rossi cala un gelo terminato solo con quell'abbraccio davanti alle telecamere, il giorno dell'addio del numero sedici. 

DE ROSSI FURIOSO, PRONTO ALLA QUERELA

L'inchiesta de "La Repubblica" ha profondamente turbato Daniele De Rossi, ora in vacanza con la moglie in Giappone. Il centrocampista è sconcertato da quanto pubblicato e sarebbe pronto ad azioni legali contro gli estensori dell'articolo. Da Trigoria invece ancora tutto tace: il club ha deciso di non commmentare quanto riportato. 

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TIFOSI INCREDULI E DIVISI SULLA VICENDA

La tifoseria giallorossa è sbalordita da quanto emerso, per l'ennesimo terremoto che è si è abbattuto a Trigoria. Tifosi sotto shock per il possibile scontro tra De Rossi e Totti, tra i due simboli della storia della Roma: "Non posso crederci, ma non ci crederei neanche se De Rossi scrivesse di suo pugno e lo firmasse che voleva mandare via Totti", il commento di un giallorosso sui social. La pugnalata al cuore al tifoso romanista si trasforma in rabbia: "Vogliono solo destabilizzare la Roma, non è possibile una cosa del genere. Sono solamente attacchi alla nostra squadra e alle nostre bandiere", un altro cinguettio. Ma la verità è che i supporter giallorossi non riescono ancora a comprendere i vari intrecci, sconvolti dalla notizia: "Mi gira la testa, non ci capisco più niente - scrive Luca -. Da una parte non posso credere che De Rossi si sia scontrato con il suo amico, fratello, compagno di una vita. Dall'altra però non posso pensare al suicidio di due importanti firme: non possono essersi inventati una notizia del genere". Forse un tweet mette d'accordo tutti i romanisti: "Comunque sia andata, perde la Roma. Oggi ancora di più"

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