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ROMA - Reagire alla sconfitta contro l'Atalanta per ritrovare fiducia e punti. La Roma di Paulo Fonseca lascia l'Olimpico per giocare al Via del Mare contro il Lecce di Fabio Liverani. Dopo il ko casalingo di mercoledì scorso, il tecnico portoghese, questo pomeriggio in conferenza stampa, ha chiesto una reazione alla squadra per non alimentare le critiche e ritrovare serenità.
Ha parlato con la squadra di eventuali ricadute dopo la sconfitta con l'Atalanta?
"Sì, certamente. Come sempre, abbiamo fatto un'analisi congiunta con i giocatori per vedere cosa non era andato bene e per quello che bisogna necessariamente migliorare".
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Come sta il gruppo? Ci sarà turnover?
"Sì probabilmente potrei cambiare qualche giocatore. In questo periodo ci sono molte partite ravvicinate con poco tempo per recuperare e ci sono giocatori che sono più stanchi di altri, un logorio fisico per le tante partite. Farò le mie scelte tenendo conto di questo aspetto".
La Roma parte bene, per poi spegnersi a gara in corso. È un fatto di concentrazione o un problema fisico?
"Per me la questione fisica non esiste. Soltanto una settimana fa venivamo elogiati per la condizione, adesso veniamo da una sconfitta e si batte il tasto su questo punto. Non siamo contenti dei tanti gol subiti e stiamo lavorando su questo. La tendenza è quella di mettere in croce il reparto difensivo ma non è una questione solo del reparto ma dell'intera squadra. Facciamo tanti gol, ma dobbiamo trovare equilibrio".
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La Roma ha perso molti duelli individuali contro l'Atalanta. Manca un po' di peso a livello fisico?
"No, non credo che abbia a che fare con il fattore fisico. Abbiamo perso diversi duelli, soprattutto in fase offensiva, abbiamo avuto problemi a uscire dalla marcatura a uomo asfissiante dell'Atalanta. Non facciamo della fisicità il nostro modo di intendere la partita, quindi abbiamo avuto problemi contro l'aggressività dell'Atalanta: per questo dobbiamo trovare delle soluzioni in attacco".
Ha parlato con Zaniolo? Potrà giocare titolare?
"Vedremo domani se giocherà. Ho parlato con lui come con tutti: abbiamo fatto la riunione per analizzare la gara contro l'Atalanta".
L'esordio di Smalling è stato convincente, ma prima dell'Atalanta non giocava da quattro mesi. È in grado di sostenere tre partite in una settimana?
"Vedremo domani. È vero che Smalling non giocava da tempo, ma anche Fazio ha sempre giocato quindi deciderò domani il da farsi".
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A posteriori rifarebbe l'esperimento della difesa a tre? I due centrali di centrocampo possono essere coinvolti nelle rotazioni?
"Non intendo rivelare la formazione di domani, probabilmente cambierò qualcosa in tutti i reparti. Contro l'Atalanta il problema non è stato il sistema di gioco. A volte diamo troppa importanza al sistema piuttosto che alla dinamiche di squadra. Il problema contro l'Atalanta è stata la difficoltà nel creare il gioco".
Come stanno Spinazzola e Pellegrini?
"Entrambi convocati, entrambi a disposizione e in ottima condizione".
Che impressioni ha avuto sul secondo gol subito dall'Atalanta. Zaniolo prende qualche cartellino di troppo, e spesso gli arbitri non fischiano molti falli al ragazzo.
"Non abbiamo parlato di questa questione dei cartellini. Abbiamo analizzato il secondo gol, avremmo potuto fare diversamente. È stato un calo di concentrazione, non è accettabile perché la gara era ancora sull'uno a zero e avremmo potutto segnare".
Come ha visto Mkhitaryan nelle ultime due uscite? Aveva studiato la difesa a tre proprio per rispondere alla squadra di Gasperini?
"Ho inserito la difesa a tre per l'Atalanta. In fase difensiva la squadra si è comportata bene e i gol non sono arrivati per colpa dello schieramento dei giocatori. Anche quando giochiamo con la difea a quattro cominciamo l'azione sempre a tre. Il problema non ha a che fare con il sistema di gioco, anzi, non escludo in futuro di impiegare di nuovo la difesa a tre. Mkhitaryan non ha giocato per una scelta tecnica, la partita era molto fisica. Ma sta bene".
Alla Roma è mancata un po' di intelligenza collettiva?
"Se fosse così semplice avremmo risolto il problema. In Italia sono tante le squadre che marcano a uomo, ma bisogna anche dire che nessuna squadra è così forte in questo come l'Atalanta. Era un tipo di partita molto difficile per proporre il nostro gioco, e quello che è mancato è stata la comprensione all'adattamente della partita".