Roma, Mourinho resta a tempo: a Trigoria c’è tensione

Friedkin è distante dallo Special One ma la squadra è con il tecnico e la tifoseria lo difende: la trasferta di Cagliari decisiva
Jacopo Aliprandi
5 min

ROMA - La giornata di ieri per Mourinho non è stata tanto diversa dalle ultime vissute a Trigoria. Poco riposo e tanto lavoro con il suo staff e i suoi giocatori. In un periodo non facile, in cui la Roma ha ottenuto quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta, il tecnico è in costante pressing sulla squadra, monitorando ogni situazione dentro e fuori dal campo, osservando ogni esercizio in allenamento e studiando nuove strategie compatibilmente con i numerosi infortuni di questo avvio di stagione. Una giornata come tante altre, consapevole della sua situazione all’interno del club e di come sia stato messo in discussione dal presidente Friedkin.

Roma, una smentita che vale meno di zero

Cagliari-Roma, rischiano tutti

Paradossalmente Cagliari-Roma è una gara fondamentale per tutte le parti in causa. Per Mourinho, che continua a rischiare la panchina, per la Roma che ha bisogno di punti per risalire la classifica e avvicinarsi alla zona Champions, ma anche per la squadra di casa. Il Cagliari si trova in questo momento all’ultimo posto e Ranieri ha bisogno di una reazione dai suoi per evitare provvedimenti da parte della società. Una partita quindi da rischiatutto e che assume un valore ancor più importante per le società, le squadre e i due tecnici. Mourinho ieri è rimasto in silenzio. Niente conferenza stampa, niente dichiarazioni ma soltanto tanto lavoro con i suoi. Una giornata frenetica tra la rifinitura e la partenza per Cagliari, e la massima concentrazione solamente sulla partita e non sul rovente tam tam tra radio e social che si è scatenato per il suo possibile licenziamento in caso di sconfitta contro i sardi. I tifosi per tutto il giorno hanno commentato la vicenda sostenendo lo Special One in questo momento sicuramente importante per lui e la squadra. Incomprensibile per i romanisti la decisione di Friedkin di voler cambiare la guida tecnica della squadra in un momento in cui i giocatori hanno bisogno di stabilità. L’intervento di Tiago Pinto ha bloccato una decisione drastica già dieci giorni fa, dopo la sconfitta contro il Genoa. Scherzo del destino, un ko contro la squadra ligure portò all’addio di Ranieri dalla panchina giallorossa nel 2011, la stessa avversaria stava per costare il posto anche a Mou.

Roma, la squadra è con Mourinho

Il gm è riuscito a frenare la decisione di Friedkin di mandare via Mou, Cagliari resta un bivio per la panchina giallorossa nonostante la smentita del club affidata ieri all’Ansa sia sul futuro del portoghese che sul forte interesse del patron texano per Flick, l’ex allenatore del Bayern ed ex ct della nazionale tedesca. Di certo uno dei fattori che ha contribuito quantomeno a ritardare la mossa shock del presidente è il segnale arrivato dallo spogliatoio. La squadra è tutta con Mourinho, i giocatori non hanno mollato mentalmente e sono sicuri di poter uscire da questo periodo di risultati altalenanti con le qualità e il carisma del tecnico. I confronti avvenuti nello spogliatoio tra i leader del gruppo hanno certificato l’assoluta fedeltà allo Special One ma anche ai collaboratori più stretti. Non è il cambio alla guida della panchina a poter cambiare i risultati, bensì il lavoro sul campo e il rientro di qualche giocatore infortunato. Anche perché i giocatori non dimenticano, come i tifosi, il gesto del tecnico di appena tre mesi fa. «Io resto qui per voi», aveva detto ai suoi dopo la finale di Budapest, e poi ai romanisti dopo lo Spezia. Per loro José ha rifiutato 96 milioni di dollari arabi nonostante un contratto in scadenza: «Ora sono concentrato sulla Roma, ma un giorno lavorerò in Arabia», ha detto a un programma arabo durante la giornata di presentazione dello sponsor Riyadh Season. Dopo nove partite stagionali non accetta di essere “il problema” della Roma, José ha il solo obiettivo di dare una svolta alla classifica per accantonare il momento negativo. Già a partire da Cagliari, poi dopo la sosta. Se gliene daranno l’opportunità.


© RIPRODUZIONE RISERVATA