Come sta Dybala: l'aggiornamento sull'infortunio dopo Cagliari-Roma

Mourinho fa chiarezza sulle condizioni dell'argentino, ma per avere certezze bisognerà aspettare stanotte o domani. Si teme per il collaterale
Come sta Dybala: l'aggiornamento sull'infortunio dopo Cagliari-Roma© AS Roma via Getty Images
Chiara Zucchelli
3 min

La Roma - tutta la Roma - è in ansia per le condizioni di Paulo Dybala. Come sta l'argentino? E' questa la domanda che si fanno tutti a Cagliari, a Roma e anche a Buenos Aires, visto che Dybala domani avrebbe dovuto raggiungere la nazionale argentina. Invece non volerà in Sud America e questa è l'unica certezza dopo l'infortunio al ginocchio sinistro che lo ha costretto ad uscire nel primo tempo di Cagliari dopo uno scontro con Prati. Per il resto saranno ore di attesa. Mourinho ha detto: "Non sono ottimista perché non è ottimista Paulo e io mi fido delle sensazioni del giocatore che conosce il suo corpo. Lo perderemo per un po'". Già, ma quanto? A Dazn Andrea Stramaccioni ha dato voce al pensiero di tanti: "Sembra un infortunio rilevante, ma non gravissimo". La distorsione è certa, l'auspicio è che non sia interessato il crociato: si teme il collaterale mediale. Inutile, ora, fare previsioni o basarsi sul fatto che Dybala sia uscito dal campo a Cagliari con le sue gambe. Ci sono giocatori che camminavano col crociato rotto e altri che, usciti in barella, avevano solo subìto un colpo. Non c'è una statistica certa.

Dybala, quando farà gli esami al ginocchio

La Roma, sempre molto prudente in questi casi, con un talento come Dybala ancora di più, non si sbilancia e si limita a parlare di "trauma distorsivo al ginocchio sinistro". Anche perché bisognerà vedere se il ginocchio si gonfierà o meno. Dybala potrebbe fare gli esami stanotte, visto che la Roma tornerà nella Capitale prima di mezzanotte, oppure domani. In ogni caso, la speranza di Mourinho e di tutti i romanisti è una sola: che le sue mani sul volto in campo e le sue parole a Mourinho nello spogliatoio siano solo il sintomo di una grande paura. E niente più. Saranno però, per lui e per tutti, ore di ansia. E di attesa.


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