Zalewski e il caso scommesse, Boniek rivela: "Cosa mi ha detto Nicola"

Il calciatore della Roma è pronto a tornare in campo con l’Under 21 polacca, ha voglia di nuova normalità
Roberto Maida
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Il desiderio più complicato da esaudire in questi giorni è la sensazione di normalità: Nicola Zalewski aveva già accettato a malincuore la retrocessione nell’Under 21 polacca, a 11 mesi dalla partecipazione al Mondiale dei grandi, dopo un mese di esclusioni nella Roma. Ma le insinuazioni - a oggi dobbiamo ritenerle tali - di Fabrizio Corona sul calcio scommesse lo hanno sottoposto a un’esposizione mediatica internazionale alla quale avrebbe volentieri rinunciato.

Zalewski, la difesa di Boniek

Ieri in sua difesa è intervenuto il più grande giocatore polacco della storia, Zibì Boniek, che peraltro nella Roma ha giocato e a Roma tuttora vive felicemente. Oggi vicepresidente dell’Uefa, ma in passato numero uno della federazione di Varsavia, Boniek ha rilasciato un’intervista a Prawda Futbolu molto dura: «Ho parlato con il manager di Zalewski, mi ha assicurato che Nicola è pulito, perché non ha mai scommesso su nulla. Questo è incredibile, ma certe notizie sono sbagliate. E poi le dice Corona, non un giornalista...». In effetti al momento Zalewski non solo non risulta indagato dalla procura di Torino ma neppure è finito nel mirino della procura federale guidata da Giuseppe Chiné, a differenza degli altri calciatori tirati in ballo da Corona: Fagioli, Tonali e Zaniolo. Su questa storia tanto lo staff di Zalewski, quanto l’ufficio legale della Roma attendono sviluppi certi prima di muoversi: se venisse accertato che il polacco di Poli fosse completamente estraneo a questa brutta vicenda partirebbero le querele. E ci mancherebbe altro.

Prima l'Under 21 poi il ritorno a Roma

Intanto, dopo voci infondate su un rientro anticipato in Italia, Zalewski si sta preparando al secondo impegno dell’Under 21 della Polonia, in programma domani contro l’Estonia. Mercoledì partirà effettivamente per Roma e si rimetterà a disposizione di Mourinho in vista della partita di domenica contro il Monza: in campionato è stato utilizzato per soli 20 minuti - ironia della sorte a Torino, dove è cominbciata l’inchiesta sulle scommesse - nelle ultime cinque partite. Il giovane talento che si era meritato il posto da titolare nel primo semestre del 2022, inclusa la gioiosa finale di Tirana, è diventato un ragazzo che non riesce più a esprimere il suo potenziale. La sua fortuna inestimabile resta l’età: a 21 anni si ha ancora il tempo di dare una sterzata alla vita e alla carriera. Il suo staff sta cercando di confortarlo per restituirgli la giusta serenità. Ora però tocca a lui farsi valere, procure permettendo.


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