ROMA - L'ultimo, in ordine temporale, si chiama Mattia Mannini. Il centrocampista diciassettenne, entrato al 40' del secondo tempo di Roma-Sheriff, è il tredicesimo "bambino" fatto esordire da José Mourinho nei suoi tre anni sulla panchina giallorossa. Senza contare Edoardo Bove, Nicola Zalewski e in parte Ebrima Darboe, ufficialmente lanciati da Paulo Fonseca nel finale della stagione 2020/21 ma cresciuti con lo Special One, il grande lavoro di Mourinho sui giovani romanisti è innegabile. La serata di Europa League contro lo Sheriff è stata anche impreziosita dal primo gol in maglia giallorossa di Niccolò Pisilli (esordiente nella scorsa stagione), che ha fatto emozionare tutti, compreso lo stesso Mourinho.
Dal 6-1 del Bodo ai 30 milioni di Pinto
Spesso utilizzati per sopperire ai limiti di una rosa poco profonda, inadatta per reggere ad alti livelli sia sul fronte italiano che su quello europeo, molte volte impiegati a causa dei numerosi problemi fisici dei titolari, sicuramente proposti per le loro doti e le loro potenzialità, i talenti lanciati dal portoghese hanno arricchito la squadra e anche aiutato a sistemare i conti della società (i famosi 30 milioni al 30 giugno 2023 di Pinto, necessari per rispettare gli accordi economici con l'Uefa, sono arrivati in gran parte dalle cessioni dei ragazzi valorizzati negli ultimi due anni). Dal 23 ottobre 2o21 sono i suoi "bambini", quando li definì così nella conferenza prima del Napoli, in uno dei momenti più delicati della sua esperienza romana, due giorni dopo il 6-1 del Bodo. Ecco la lista completa dei 13 esordienti con la maglia della Roma nella gestione Mourinho: