Pellegrini, l'esclusione che non capiva
E però i leader sono anche questo: si rabbuiano addolorati, sprigionano rabbia contagiosa e poi ripartono dalle loro qualità. Pellegrini lo ha fatto già a Milano, dopo un’altra esclusione decisa dall’allenatore che non capiva più, accendendo l’idea della rimonta con il rigore arraffato grazie al maldestro intervento di Calabria. Se poi fosse riuscito anche a segnare il pareggio su punizione, questione di centimetri, avrebbe recuperato in un solo colpo la considerazione del boss e gli applausi dei tifosi. Con De Rossi, per lui può essere più facile riprendere il filo del consenso. coraggio. Non si scomporrebbe se dovesse sentire i fischi all’Olimpico. Gli è già capitato di risalire la corrente attraverso il lavoro, attraverso la personalità, attraverso il carisma. Ma intanto essere citato da De Rossi nella stessa frase che comprendeva Lukaku e Dybala è un onore di cui essere fieri e insieme un onere che intende assumersi. Meglio lasciar parlare il campo, a volte, quando circolano tante indiscrezioni confuse che non hai il tempo di seguire.