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Voti e giudizi ai protagonisti del quarto di finale di Coppa Italia vinto dai ragazzi di Italiano a Bergamo (di Dario Cervellati)

Gasperini (allenatore) 6,5:  Le diverse assenze hanno condizionato le sue scelte di formazione, ma l’Atalanta non perde mai la propria identità. Coi cambi prova a dare imprevedibilità all’attacco, ma la sua squadra non sfonda.  

Rui Patricio 5,5: La parata più bella, nella ripresa su Pobega, non gli è stata riconosciuta perchè l’arbitro non ha assegnato l’angolo. Non è invece impeccabile in occasione dello 0-1 del Bologna. L’uscita dai pali è rivedibile. 

Toloi 6: Quando finisce le energie commette una sbavatura che potrebbe costare il gol, ma fino a quel momento era stato in controllo.  

Posch (27’ st) sv: Regge l’urto della sfida. 

Hien 6: È un muro invalicabile contro il quale Dallinga si trova sempre a sbattere. Da lì non passa nessuno, fino a quando non entra Castro che gli sfugge in occasione del gol.  

Djimsiti 6:  Contiene gli attacchi avversari e in un’occasione costruisce un grosso pericolo offensivo. 

De Roon 6,5:  Ordinato e fa giocate di qualità. 

Ederson 7: I suoi strappi creano sempre grossi pericoli. 

Zappacosta 6,5: Motorino della fascia, cala nella ripresa. 

Cuadrado (14’ st) 6: Tanta imprevedibilità, poca precisione. 

Samardzic (14’ st) 6: Ci mette la sua freschezza. 

De Ketelaere 6,5: Crea tanto, ma non trova il guizzo vincente.  

Brescianini (22’ st) 6: Entra subito nel vivo del gioco, gli manca l’incisività.  

Retegui 5,5: Non riesce mai a rendersi pericoloso. 

Italiano (allenatore)8: Il suo Bologna entra nella storia. La sfida l’ha preparata bene, l’ha letta ancora meglio. I cambi hanno danno la spinta in più per vincere. 

Skorupski 8: Dà sicurezza al reparto difensivo respingendo anche i cross più insidiosi. Nella ripresa si esalta su Bellanova.  

Holm 6,5: All’inizio soffre tanto le scorribande offensive dell’Atalanta, ma cresce alla distanza.  

Beukema 7,5: Fronteggia Retegui, uno degli avversari più temibili, ma riesce a tenerlo sotto controllo.

Lucumi 7,5: Sempre attento, è difficile da superare.  

Lykogiannis 7,5: Concede qualcosina in velocità alle frecce dell’Atalanta, ma l’assist per Castro è un gioiello.  

Freuler 7,5: Su un campo che conosce alla perfezione si conferma una diga.  

Pobega 7: Braccato dagli avversari perde qualche duello di troppo, ma quando deve gestire il pallone nella metà campo avversaria non sbaglia gli appoggi.  

Casale (33’ st) sv: Mantiene alta la concentrazione. 

Odgaard 7: Più che spingere si sacrifica tanto in copertura ed è infatti inseguendo Zappacosta che si infortuna alla coscia ed è costretto a lasciare il campo.  

Dominguez (40’ pt) 7: Entra all’improvviso, da freddo. Duella da subito con tutti, poi quando si scalda dà grande imprevedibilità all’attacco del Bologna.  

Fabbian 7: Nel primo tempo fa tanto movimento, quel lavoro oscuro che può essere utile alla squadra, ma lo si vede poco. Nella ripresa tocca qualche pallone in più nelle zone calde, ma li spreca. 

Moro (21’ st) 7: Spreca un’occasione ghiottissima sparando in curva, ma porta ordine e sostanza al reparto.  

Ndoye 7,5: Parte sulla corsia di destra, si sposta a sinistra dopo l’ingresso di Dominguez. Ed è proprio da lì che crea l’azione più pericolosa del primo tempo servendo Pobega e strappa nella ripresa. Aiuta anche in fase di ripiegamento. 

Dallinga 6: Hien lo segue ovunque, ma lui prova a dare il suo contributo portando pressione in fase di non possesso. Cresce alla distanza, ma non è incisivo. 

Castro (33’ st) 8:  Italiano gli aveva fatto vedere tutte le volte che era subentrato cambiando le sorti delle partite. Si è ricordato e con un colpo di testa da vero attaccante ha regalato al Bologna, dopo 26 anni, la semifinale di Coppa Italia. 

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