I nostri primi Giochi Invernali

Sessantanove anni fa, a Cortina, l’Italia ospitò le Olimpiadi che segnarono la rinascita del Paese
I nostri primi Giochi Invernali
Marco Ercole
3 min

Cortina d’Ampezzo, 26 gennaio 1956. Un vento gelido accarezza le cime dolomitiche, mentre una folla festante si raduna allo Stadio Olimpico. Non è un giorno qualunque: la “Regina delle Dolomiti” apre le sue porte ai VII Giochi olimpici invernali, i primi a essere ospitati in Italia. Un evento storico, che porta con sé una connotazione simbolica che va ben oltre il mero aspetto sportivo. Per il nostro Paese, che a fatica si sta lasciando alle spalle le ferite della guerra, rappresenta infatti una vera e propria rinascita.

I primi Giochi invernali in Italia

C’è una grande attesa, è inevitabile. Cortina era stata designata per le Olimpiadi del 1944, ma il conflitto mondiale aveva imposto un rinvio di dodici anni. In quel momento, finalmente la fiamma olimpica arde, portando con sé un messaggio di speranza e di ripresa. Alle 11:30, lo stadio si anima. Un momento inedito e significativo: per la prima volta nella storia dei Giochi, il giuramento olimpico viene pronunciato da una donna, la sciatrice Giuliana Chenal Minuzzo. Un gesto che segna un'epoca e rappresenta un’apertura verso il futuro. Questi Giochi non sono solo un evento sportivo, ma un vero e proprio fenomeno mediatico. Per la prima volta, le immagini delle competizioni entrano nelle case degli italiani attraverso la televisione, portando l’emozione e lo spettacolo delle Olimpiadi in ogni angolo del Paese. Dal 26 gennaio al 5 febbraio, 820 atleti provenienti da 32 nazioni si sfidano in 24 discipline. 688 uomini e 132 donne, uniti dalla passione per lo sport e dallo spirito olimpico. L’Italia si distingue nel bob a due, conquistando un oro con Giacomo Luigi Conti e Lamberto Dalla Costa. A questo si aggiungono due argenti: uno nella modalità a due e l’altro in quella a quattro, con Renzo Alverà, Eugenio Monti, Ulrico Girardi e Renato Mocellini. Grazie a questi risultati, la spedizione azzurra si piazza ottava nel medagliere generale.

Cortina, il parallelo con il presente

Cortina 1956 non è solo una competizione sportiva, ma una vetrina per l’Italia e per le sue bellezze. Anche grazie a quell’edizione dei Giochi la “Regina delle Dolomiti” si consacra come meta turistica internazionale, un’immagine che ancora oggi la contraddistingue. La conferma è la preparazione attualmente in corso per ospitare nuovamente le Olimpiadi invernali, quelle del 2026. L’ennesima dimostrazione della capacità di essere ancora un luogo ideale per i grandi eventi sportivi. Un parallelo tra passato e futuro che esalta ancora una volta lo spettacolare scenario delle Dolomiti. Oggi, così come in quel 26 gennaio di 69 anni fa.


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