WWE, Triple H dice stop al wrestling: "Ho rischiato grosso, devo fermarmi"

L'ormai ex lottatore ha avuto dei gravi problemi cardiaci e polmonari, che hanno portato alla decisione ufficiale: "Non combatterò mai più"
4 min

ROMA - Lo scorso settembre si è dovuto fermare per via di un intervento al cuore. Ora Triple H, attuale vicepresidente esecutivo (nei settori talenti/eventi live/creativo) della WWE, annuncia ufficialmente l'addio all'attività a 52 anni: "Per me - ha detto in un'intervista a ESPN - per quanto riguarda il ring, ho finito. Non lo farò, non lotterò mai più. Innanzitutto, ho un defibrillatore nel petto. Il che, probabilmente, rende una cattiva idea il finire con un infarto in diretta televisiva”.  14 volte World Champion in WWE (5 come Heavyweight Champion e 9 come WWE Champion), 3 Tag Team Champion (due con Shawn Michaels e una con Stone Cold Steve Austin), 3 Intercontinental Champion, 2 European Champion, 1 King of the Ring, 2 Royal Rumble (2002 e 2016) e già una volta Hall of Famer in quanto membro della D-Generation X (classe 2019). Sono solo alcuni dei riconoscimenti ottenuti in carriera da "The Game", molto più che una leggenda vivente di questo sport-entertainment. Purtroppo per lui e per tutti gli appassionati non potrà più collezionarne altri a seguito del suo annuncio ufficiale riguardo il futuro nel ring.

Triple H annuncia l'addio

A spiegare i motivi del suo stop è stato il diretto interessato: "Avevo una polmonite virale. I miei polmoni erano infiammati e mentre i due giorni successivi passavano e tornavo a casa, le cose peggioravano sempre più. Quando tossivo perdevo sangue, così sono andato a farmi controllare: avevo del liquido nei polmoni e intorno al cuore. Ho fatto un elettrocardiogramma, un’ecografia e tutto il resto. In pratica, quando si ha un cuore che riesce a pompare il 55/65% della portata di eiezione è un buon numero, il mio non arrivava a 30. Ho ricevuto un sms: ‘Non perdere tempo. Prepara una borsa molto velocemente, vai al pronto soccorso. Ti aggiornerò strada facendo.' Quindi, quando sono arrivato al pronto soccorso, la mia frazione di eiezione era scesa a 22. Ero in insufficienza cardiaca. Grave". Il racconto è proseguito, con Triple H che ha trattenuto a stento le lacrime: "La mattina dopo, mentre facevano la risonanza magnetica e mi stavano per fare per un cateterismo cardiaco, la mia frazione di eiezione era scesa a 12. Quindi stavo cadendo in picchiata, a un punto che pensi davvero a cosa vorrai essere nel tuo futuro, per la tua famiglia. Abbiamo 3 ragazze di 15, 13 e 11 anni. E il loro papà, che è sempre stato forte, è sempre all’improvviso in ospedale, e non so se abbiano capito a pieno cosa stesse succedendo".

Ultimo incontro

Non c'è alcun dubbio sul fatto che venga presto inserito per la seconda volta nella Hall of Fame, questa volta in singolo, per celebrare una carriera eccezionale, di un atleta che ha segnato pagine di storia di questo sport-entertainment e che ha contribuito ad accompagnarlo nella sua evoluzione, sia nel suo lavoro sul ring, sia fuori dal quadrato (in particolare con la gestione di NXT, il territorio di sviluppo della compagnia di Vince McMahon). Il suo ultimo incontro televisivo resterà dunque quello con un altro gigante del wrestling come Randy Orton, in occasione del ppv Super ShowDown a Jeddah, in Arabia Saudita, del 7 giugno 2019. La sua vera ultima esibizione (seppur non trasmessa in tv) risale invece a qualche giorno più tardi, il 29 giugno 2019, quando ha lottato un tag team match in coppia con Shinsuke Nakamura, battendo Robert Roode e Samoa Joe.


© RIPRODUZIONE RISERVATA