© ANSAMarcell Jacobs vuota il sacco, sfogandosi per i sospetti di doping nei suoi confronti arrivati dalla parte della stampa estera dopo il suo doppio oro olimpico a Tokyo, nell'estate scorsa: "Non ho mai preso sostanze dopanti - dice l'olimpionico di 100 e 4x100 agli inglesi del Telegraph - le persone pensano di poter dire quello che vogliono, senza immaginare che a volte le loro osservazioni possono ferire. Certe parole mi hanno ferito, perché hanno messo in discussione le mie vittorie".
Jacobs: "Dopo le Olimpiadi dovevo ricaricarmi"
"I miei successi derivano solo dal mio lavoro - continua Jacobs - un lavoro intenso che nessuno ha visto: sangue, sudore, lacrime e ferite". Il campione italiano di origine texana si appresta a tornare in pista il mese prossimo a Berlino, per la sua prima uscita dopo Tokyo 2020: "La maggior parte delle persone mi ha visto solo alle Olimpiadi e non sa cosa sia successo prima. La mia stagione è iniziata a febbraio ed è stata intensa. L'intero periodo delle Olimpiadi è stato estenuante, non solo per il mio corpo, ma anche per la mia mente. Avevo bisogno di ricaricarmi, ma non ho mai perso la voglia di gareggiare".