Europei di Roma, lo stadio dei Marmi è pronto: ecco dove tornerà a correre Jacobs

L'impianto del Foro Italico, che fa impazzire gli atleti, rimesso a nuovo con una splendida pista grigia (che resterà ai cittadini). Il 18 maggio ritorna l'oro olimpico
Chiara Zucchelli
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La prima notizia, che per una città come Roma non è mai scontata, è che la bellissima pista grigia dello stadio dei Marmi resterà ai cittadini una volta terminati gli Europei di Atletica. La seconda notizia è che il 18 maggio allo Sprint Festival su quella stessa pista tornerà a correre i 100 metri in Italia Marcell Jacobs: non un dettaglio, visto che il doppio oro di Tokyo cerca il tempo di qualificazione per Parigi e sogna di vincere l'oro all'Europeo in casa. A proposito di Europei: in programma dal 7 al 12 giugno, vedranno lo stadio dei Marmi, intitolato a Pietro Mennea, come cornice della marcia e anche come impianto in cui gli atleti potranno allenarsi. E tutti impazziscono all'idea visto che il Foro Italico, da questo punto di vista, garantisce una cornice di livello altissimo. Per informazioni, ad esempio, chiedere ai nuotatori. L'occasione per vedere dal vivo la nuova pista grigia è stata data dal raduno delle staffette, che si stanno preparando al Mondiale in programma il 4 e 5 maggio alle Bahamas: anche in questo caso vanno cercati i tempi per i Giochi.

Staffette azzurre al lavoro: tutto rivolto a Europei e Olimpiadi

L'obiettivo, a medio e lungo termine, è chiaro: "Spero che un domani l'Italia sia il campo dove venire ad allenarsi, diventando la Florida della situazione", l'ammissione della velocista azzurra Zaynab Dosso. D'altronde, per restare a livelli altissimi da qualcosa si dovrà pur partire. E lo Stadio dei Marmi, rimesso a nuovo da Sport e salute, è una cornice d'oro inarrivabile: l'erba verde è perfetta, la pista grigia richiama il marmo, i pini lo rendono davvero un impianto unico al mondo. Così come unico al mondo era l'uomo a cui è intitolato: Pietro Mennea. I primi a testarlo sono i 28 azzurri e azzurre delle staffette chiamati all'appuntamento di Nassau (il World Relays fondamentale per la qualificazione olimpica), gli Europei in casa e  poi i Giochi di Parigi. Tre mesi da vivere tutti d'un fiato, senza un attimo di respiro. 


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