Al festival di Dronero sono stati gli acuti dei dodici tenori della Valle Maira (foto) a far tremare i sei club stranieri impegnati nelle sfide di qualificazione nel gruppo C di Coppa Europa della petanque e ad estasiare il numerosissimo stuolo di appassionati che per tre giorni non ha concesso spazi liberi intorno ai campi allestiti dalla società cuneese, grazie anche al concomitante Grand Prix internazionale. Con enorme gioia da parte della presidente Anna Maria Vielmo che ha sottolineato: ”Che soddisfazione! Non c'era più un posto. Pienone anche nel bocciodromo. Un successo che ci gratifica!”
Acuti i cui esiti non lasciano dubbi alla luce di quanto sono riusciti a produrre in termini numerici. Dal loro freddo elenco scaturisce cristallina ed eloquente la potenza di una squadra che nei sei incontri vincenti in cui è stata impegnata, ha prevalso in ventisette partite su trenta, mettendo insieme 374 punti contro i 135 subiti, vale a dire come se avesse vinto i trenta confronti per 12,4 a 4,5. Una corsa travolgente di cui sono rimaste vittime nell'ordine la slovacca Spiders Pezinok (5-0), la svedese Sibiren Club (4-1), l'inglese dell'isola di Jersey, Carrefour PC (5-0), l'olandese PC Kennemerland (4-1), l'austriaca Petanque Verein Neusiedi (5-0) e la polacca Osiedlowy Klub Sportowy Sokol (4-1). Nella qualifica avvenuta tramite girone “all'italiana”, si è giocato in due fasi: la prima con due partite a terne, la seconda con tre prove a coppie in contemporanea, con obbligo in entrambi i casi dell'utilizzo di almeno una giocatrice. Il tecnico dei droneresi Luciano Lerda, da oltre dieci anni alla guida del team valligiano, ha costantemente variato la composizione delle formazioni in campo, ma percentualmente si è affidato alle terne composte da Daniel Ghiglione – Mauro Martino - Sara Dedominici e Fabio Dutto - Fabrizio Bottero – Paolo Lerda, mentre nelle coppie gli abbinamenti più ricorrenti sono stati quelli con il tandem tricolore Bottero – Lerda, Maurizio Biancotto – Daniel Ghiglione o Fabio Dutto (quest'ultimo, per bagaglio tecnico, utilizzato spesso come jolly) e Mosè Nassa – Luca Abbà o Franco Barbero. Senza dimenticare Aldo Damiano e Irma Giraudo.
Come tiene a precisare il responsabile tecnico Luciano Lerda: ”Non si devono fare graduatorie di merito perché tutti i giocatori a disposizione hanno fatto la loro parte e tutti sono risultati indispensabili. Dirò di più – ha aggiunto – mai nel corso di tanti anni ho potuto disporre di una squadra così omogenea, così livellata nei contenuti, da non avere difficoltà nello schierare Tizio al posto di Caio. Tutti si equivalgono e compongono un gruppo di bravi ragazzi dove non esiste chi fa il galletto nei confronti dell'altro, anche se per risultati ottenuti qualcuno potrebbe sentirsi in diritto di farlo. Sul campo – ha proseguito il tecnico dronerese – abbiamo due capitani, Dutto e Bottero, ma questo soltanto per esigenze tattiche, vista la loro maggiore esperienza a certi livelli. Ribadisco la mia soddisfazione soprattutto per il comportamento tenuto dal gruppo nei due giorni di gara. Davvero bravi. Li ho visti ben preparati, e concentrati anche quando l'avversario ha mostrato un livello tecnico inferiore. Delle sei avversarie direi che la svedese, l'olandese e la polacca, che poi sono quelle contro le quali abbiamo perso una prova ciascuna, hanno evidenziato qualche buona individualità“.
L'ottovolante da cui scaturirà la regina d'Europa sarà composto, oltre che dalla Valle Maira, dall'olandese Kennemerland, dalla francese Metz, dalla danese Boule Hedebo, dalla lussemburghese Riganelli Esch, dalla svizzera Leman Petanque, dalla belga Pachy Waterloo e dalla rappresentante del Principato di Monaco. Finali in programma dal 9 all'11 dicembre a Boras in Svezia. Per Luciano Lerda l'obiettivo è disputare la finale. “La nostra è una formazione di buon livello – ha affermato il tecnico dronerese – ma ci sono alcuni club, come il Metz e lo stesso Monaco, che sulla carta ritengo siano un gradino sopra di noi. Dopo aver perso due finali dai francesi, ci riproviamo. Siamo la nazione detentrice, grazie alla Taggese, e dobbiamo dimostrare di meritare il primato continentale“.
GRAN PRIX PETANQUE
Polsi eccellenti al Grand Prix internazionale ospitato dalle Valle Maira. Nella gara a terne maschili ha brindato la Biarese di Alessandro Parola, Diego Rizzi, Stefano Bruno. Battuta in finale (13-3) la formazione cuneese rappresentata da Dario Ferrato- Domenico Bertola- Elio Giraudo. A coppie si sono invece imposti i beniamini locali Fabrizio Bottero e Paolo Lerda dinanzi ai quali si è arreso il tandem biarese Diego Rizzi-Donato Goffredo, sommerso da un eloquente 13-1. La doppia competizione al femminile ha premiato la coppia della Caragliese, Anna Maria Caivano – Sandra Oggero. Per 13-11 hanno prevalso nei confronti di Maria Golgo-Vanessa Romeo del Dlf Ventimiglia. Queste ultime, insieme a Fulvia Messina, si sono poi prese la rinvincita cogliendo il successo contro la terna composta da Jessica Gastaldo- Valentina Petulicchio- Serena Sacco (13-8 il risultato finale).
GARA NAZIONALE VOLO
Sui campi del volo è stata Ferriera a fare il pieno a Racconigi in occasione della gara organizzata dalla Granda Nord. I torinesi hanno occupato i primi tre gradini del podio rispettivamente con le quadrette composte da Dario Rossatto, Mario Suini, Stefano Zucca, Giacomino Ghiglione; Enrico Barbero, Pier Luigi Cagliero, Giacomo Ormellese, Renato Piccin e Silvano Cibrario, Flavio Ariaudo, Simone Ariaudo, Renato Baldo. Terzo posto anche per La Perosina di Simone Nari, Luca Melignano, Luigi Grattapaglia, Sergio Cagnotto.
GARE NAZIONALI RAFFA
Si è conclusa praticamente a mezzanotte, come nelle favole, con ogni probabilità la terza avventura della formazione di fuoriclasse targata Virtus L’Aquila, Gianluca Formicone-Mirko Savoretti. E con il botto. I due big infatti conquistano sabato anche il 41° Gran Premio Città di San Benedetto, l’affascinante e storica gara serale organizzata dalla Sambenedettese. 12-8 il punteggio della finale su Fernando Rosati e Davide Paolucci della Montegridolfo di Rimini. Stagione da urlo dunque quella della coppia virtussina, una delle migliori per quanto riguarda i nomi in campo. In 5 anni distinti tra l’allora Verbano (Roma, 1 anno), Monastier (Treviso, 2) e L’Aquila (2) 31 trionfi in gare nazionali e parate o anteprime, in meno del doppio di tornei disputati. Questi i numeri strepitosi del fantastico duo nelle sue varie edizioni. Come mai allora la supercoppia ancora una volta si scoppia? “Mi sto ponendo ancora questa domanda”, dice Mirko Savoretti “Non so ancora il perché, con molta delusione posso solo pensare che era già stata pianificata vista anche l'intervista rilasciata dal nostro ct Tarquini (5 maggio, ndr). Unico rammarico è non essere riuscito a contribuire alla vittoria del campionato. Per il resto nessun rimorso, ho sempre fatto il mio dovere rispettando tutte le regole della società pur avendo avuto problemi fisici negli ultimi 2 anni”. Sassolino nella scarpa tolto. Gli appassionati intanto già rimpiangono il fenomenale duo, augurandosi che sia ancora una volta solo un arrivederci. Savoretti, come noto, approderà alla Rinascita di Budrione, mentre Formicone rimarrà nel capoluogo abruzzese in coppia con la new entry di livello Andrea Cappellacci, proveniente dall’Ancona 2000. Ma non c’è stata soltanto la bella manifestazione di San Benedetto del Tronto nel fine settimana della raffa. Domenica, nel doppio appuntamento giovanile, è Teramo a svettare. Il 41° Trofeo Pistolesi indetto dalla San Giacomo della Marca, Ascoli Piceno, va per la categoria U18 a Simone Manes, Città di Campli. Finale a terzina conquistata ai pallini contro Aron Rocchetti, Moscianese, altro teramano: 7-6. Romano il terzo finalista e classificato, Elia Di Bernardo Gagliardi del Boville. Nell’U15 trionfa invece senza patemi Christian Martella, della Pinetese. 12-2 il punteggio rifilato in finale ad Alex Rapari, Montefanese di Macerata. Nell’altro trofeo a coppie del week end, il Gran Premio Club Italia, realizzato dal Club Itala di Pavia, si impongono Roberto Manghi e Pierluigi Rossetti della Fontanella di Piacenza, 12-7 contro Luca Viscusi e Paolo Luraghi della Caccialanza di Milano.
Nell’ultimo turno di gare della raffa è stato anche Gaetano Miloro, Montegridolfo Rimini, a porre l’ennesima firma in una stagione che sta vivendo ad alte frequenze. Stavolta ha centrato il Trofeo Tempi organizzato dalla Fossombrone Oikos di Pesaro Urbino con un 12-2 senza storia contro un ottimo Daniel Tarantino della Rubierese di Reggio Emilia. Nel 32° Trofeo Città di Termoli, Campobasso, orchestrato dalla società Madonna delle Grazie, si è messo invece in luce Alfonso De Maio del Comunale di Bellizzi di Salerno.